28 no 2017 – Il numero delle ebike è in crescita esponenziale in tutta Europa e pure se in qualche paese si è iniziata a notare una leggera flessione della curva di crescita, non vuol dire che le cose stiano andando male: solo che si sta iniziando a superare il momento “esplosivo” di diffusione delle biciclette a pedalata assistita verso i potenziali clienti, ma la crescita rimane comunque significativa.
Si tratta di una crescita importante al punto che Claus Fleischer, amministratore delegato del settore ebike di Bosch si è sbilanciato in una previsione decisamente avveniristica: «Nei prossimi dieci anni una bicicletta su due vendute nei negozi sarà dotata di motore elettrico».
Non si tratta affatto di fantascienza perché Bosch studia costantemente il mercato e segue le tendenze per poter anticipare le richieste e le previsioni appaiono decisamente rosee. Non è un caso, aggiungiamo, che al settore delle biciclette elettriche stiano guardando colossi dell’elettronica del calibro di Panasonic e Samsung, ma anche Yamaha e tutti gli altri. Il messaggio lanciato anche in Italia dalla recente edizione dell’Eicma parla chiaro
Ovviamente quello di riferimento di Bosch è il mercato tedesco, che ha numeri di “ciclabilità” elevati, ma è pure quello cui si stanno ispirando molte aziende del settore e amministrazioni locali. Ne avevamo parlato in occasione del Bikeconomy Forum che si è svolto a Roma non molti giorni fa (leggete l’articolo che abbiamo collegato, perché i numeri della Germania fanno impallidire… ma ci si può arrivare come sta già facendo Londra che, in quanto a traffico, non era messa bene tra le città europee).
Per il 2017 la German Bicycle Industry Association (ZIV) prevede un volume totale di vendite pari a 680.000 ebike. Un incremento del 12 per cento rispetto all’anno precedente. Le vendite di ebike in Europa hanno totalizzato 1.667.000 pezzi nel 2016, secondo quanto dichiarato dall’associazione di settore CONEBI, con un aumento di oltre 22 punti percentuali sul 2015.
Bosch è andata oltre e ha intervistato 5.241 persone di sei paesi europei dimostrando che già il 10 per cento di questi è in possesso di una ebike, mentre il 16 per cento sta pensando di acquistarne una entro l’anno successivo. Il dubbio, caso mai, e sulla tipologia di bicicletta cui rivolgersi anche se appaiono in testa i modelli da città.
Il futuro è il design integrato
Le biciclette a pedalata assistita hanno fatto un passo in avanti nel design in questi anni e non poteva essere diversamente se il mercato cui si punta è anche quello cittadino che guarda allo stile. Ma anche tutti gli altri modelli stanno andando sempre di più verso l’integrazione totale, che si traduce anche in una versatilità di utilizzo del mezzo. Una bicicletta integrata è bilanciata meglio di una con parti esterne e la guida ne guadagna decisamente.
I numeri della Germania riportati da Bosch sono di quelli importanti: già oggi ci sono circa 20 milioni di tedeschi che vanno al lavoro in bicicletta (parliamo di tutti i tipi di biciclette in questo caso) e si tratta di distanza perfette per essere coperte con un’ebike. Si stanno diffondendo anche le cargo bike per il settore commerciale.
Sorpresa: aumenta la sicurezza
Utilizzare un’ebike si è rivelata anche una soluzione più sicura nel traffico urbano, sia per la rapidità degli spostamenti (è più facile ripartire, anche se si è in salita, ovviamente) ma anche per la tecnologica che si sta mettendo nelle biciclette dotate di assistenza della pedalata. La stessa Bosch, ad esempio, ha presentato recentemente un sistema ABS, per evitare il bloccaggio della ruota, che permette di mantenere l’assetto della bicicletta anche in caso di frenata improvvisa. A tutto vantaggio soprattutto di quegli utenti meno esperti che certamente non devono avere doti ciclistiche di alto livello per spostarsi in città.
Grande spinta (è il caso di dirlo!) stanno avendo anche le eMtb che nel 2016 hanno rappresentato il 15 per cento delle vendite delle ebike. E, per chi fosse perplesso, basti pensare che il target in questo caso è proprio verso i più giovani perché permettono divertimento in più (in fondo c’è l’impianto di risalita incorporato, no?).
Redazione Cyclinside
Se per “integrazione totale” si intende la batteria mi pare poco.
Ma se riguardasse la trasmissione, magari nel centro assieme al motore, allora sarebbe interessante.
L’anno prossimo Shimano (si vocifera) andrà a 12v con l’Xtr da mtb…staremo a vedere che soluzione troveranno per l’abbinamento coi motori…non credo che le 12v siano compatibili con le maggiori sollecitazioni dei motori.
Non mi interessano le ebike, ma se grazie ad esse dovessero arrivare le trasmissioni integrate anche sulle bici muscolari…benvenute ebike!
Già nel 2017 in Italia la richiesta fu molto maggiore rispetto agli anni precedenti, sicuramente nel 2018 aumenteranno le vendite vista la quanttità di modelli disposibili per tutte le tasche.
In un futuro (vicino) diventeranno “pane quotidiano” per gli appassionati delle due ruote :)