C’è un segnale importante che va colto nella presentazione del nuovo gruppo 105 di Shimano. Sì, l’impatto, come prevedibile, è di smarrimento – diciamo così. Il 105 è stato sempre considerato dal mercato come l’entry level stradale, il gruppo della semplicità e dell’affidabilità: vuoi una bicicletta da prendere all’occorrenza e andare a fare un giro? Vai di 105 di Shimano, non sbagli.
In realtà Shimano, ha sempre parlato del 105 in altro modo: è il gruppo di componenti dedicato all’interpretazione agonistica della bicicletta, quanto meno sportiva, terzo dopo i due fratelli maggiori, ma della stessa tipologia. Logico, quindi, che nella sua evoluzione seguisse la scia di Dura Ace e Ultegra. Naturale, dunque, che a quel livello si andasse verso sistema elettronico e freni a disco, senza alternative.
E chi vuole un gruppo meccanico, quindi, deve accontentarsi del Tiagra (a 10 velocità) o del Sora (9V)? Per un impegno non sportivo potrebbero pure bastare 9 e 10 velocità. Nella logica pratica e meno modaiola orientale potrebbe esserci tutto già così. Un colosso come Shimano è difficile che sbagli un colpo e se porta il mercato in una direzione ha già fatto più di un’analisi e, con molta probabilità, ci prende più delle nostre sensazioni.
Ma la questione, a questo punto, è un’altra. Il mercato si sta spostando evidentemente.
Bicicletta nuovo standard: Gravel
La bicicletta da corsa, così come l’abbiamo sempre intesa, non è più la bicicletta “qualsiasi” che copre ogni tipo di utilizzo. Di fatto Shimano ci sta dicendo che la bicicletta da corsa torna a fare il lavoro della sua definizione: correre, ed è una bicicletta di nicchia per questo. L’interpretazione più libera, dal cicloturismo alle escursioni, alle passeggiate, è campo di una tipologia di biciclette che ormai è già ben affermata, anche come componenti e accessori dedicati: la bicicletta gravel.
Eccolo qui il nuovo standard di biciclette e il catalogo Shimano (che per importanza finisce col descrivere il mercato) ne è la conferma. La casa orientale ha ben tre gruppi (la serie GRX) destinati al gravel nel suo catalogo, compresa una versione elettronica perché, anche in questa tipologia di bicicletta, c’è un’interpretazione agonistica che affianca quella più turistica ed escursionistica.
Ma intanto c’è una tipologia di biciclette versatili e con geometria meno spinta (quindi più endurance, comoda) che interpretano il pedalare di base perfettamente e possono anche osare di più, gomme più larghe (fino a superare i 40 millimetri di sezione) oppure strette per l’asfalto e tanti chilometri di sella. Ecco perché un 105 stradale, così come lo avevamo interpretato fino ad ora, non serve più.
Elettronica, un dato di fatto
Ma possibile che la bicicletta da corsa sia davvero solo elettronica? Sì, è un’evoluzione che appare ostica da digerire nell’accezione di semplicità che la bicicletta porterebbe con sé. Eppure l’elettronica ormai è davvero ovunque, anche negli oggetti più semplici, dalle bilance da cucina alla gestione delle automobili. Ricordate le prime centraline elettroniche? Erano dedicate ad automobili di livello, ora sono presenti anche nelle utilitarie più economiche (che sì, proporzionalmente costano di più rispetto alle utilitarie di una volta) e l’affidabilità è un tema ormai scontato. Non si riparerà più l’auto con un fil di ferro e una centralina rotta significa, quasi sicuramente, carro attrezzi, ma l’affidabilità delle automobili è cresciuta mediamente.
Lo standard è qui, anche per le biciclette evidentemente. Chissà, un giorno per partecipare all’Eroica ci sarà un regolamento che si accontenterà di vedere biciclette con cambi meccanici, pure a 12 velocità, ma meccanici. E sarà roba che sentiremo vecchia?
E i freni non a disco?
Resta l’ultimo dubbio: e se non voglio proprio avere i freni a disco? Anche qui la direzione intrapresa dal mercato appare piuttosto chiara: lo standard ormai per frenare in bicicletta è proprio il sistema a disco, considerato più efficace e sicuro. Se si decide per altro si va su sistemi meno sportivi e più diportistici. E allora non servono nemmeno le 12 velocità e nemmeno le 11. Bastano i gruppi a 10 e 9 pignoni sulla ruota libera. E quelli, Shimano, li ha già. Che ci piaccia o no la direzione appare questa.
30 giu 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside