In Casa Shimano le somiglianze tra reparto trasmissione Dura-Ace e Ultegra sono storicamente sempre state notevoli, ma mai come per le due serie a “12v” introdotte lo scorso agosto (in questo articolo le specifiche tecniche), la vicinanza tra questi due reparti da competizione si è fatta così stretta.
Prima di tutto – ed è la prima volta che accade – il secondo in gamma Ultegra è stato presentato in esatta concomitanza con l’ammiraglio Dura-Ace. Sì, probabilmente la tempistica è il risultato del ritardo con cui è arrivato un Dura-Ace che tanti si aspettavano un anno prima; ma tant’è, i due gruppi hanno esordito assieme, e anche questo in fondo è simbolo di quanto appaiati possano essere questi due reparti.
Oltre alla tempistica di introduzione sul mercato quel che conta è che entrambi i reparti hanno condiviso il rinnovamento profondo della piattaforma tecnologica, di gestione e di funzionamento: che vi piaccia o meno, allora, esattamente come il Dura-Ace anche l’Ultegra abbandona completamente la versione meccanica a favore di quella elettronica nella rinnovata generazione Di2, che da ora in poi è per Shimano la sola ed unica espressione della componentistica destinata alle competizioni road di alto livello.
Esattamente come il Dura-Ace, inoltre, la gestione del sistema è principalmente wireless, semplificando non poco Ie complessità della precedente generazione wired, e tra l’altro facendolo senza compromettere la velocità della attuazione delle cambiate, che anzi sono diventate più veloci rispetto alla precedente generazione Di2.
Esattamente come il Dura-Ace il nuovo Ultegra ha lo stesso design di comandi che elevano il compromesso tra ergonomia e aerodinamica nelle varie impugnature e che inoltre migliorano la sensibilità tattile nell’azionamento della cambiata.
Identico è anche l’aggiornamento tecnologico di cui è stato oggetto l’impianto frenante a disco, che si pregia della tecnologia Servowave mutuata dagli impianti Shimano da mtb: sia Dura-Ace che Ultegra hanno declinato questa architettura nel mondo road e in questo modo hanno abilmente smarcato la latente rumorosità che talvolta avevano i precedenti omologhi sistemi a disco da strada della Casa giapponese.
A proposito di freni: per gli amanti del “pattino”, anche l’Ultegra come il Dura-Ace mantiene accesa l’opzione “rim-brake”, mantenendo in catalogo i caliper – e i relativi comandi – che sono quelli di precedente generazione.
Non da ultimo – e questo è un elemento che eleva ancor più il livello del gruppo Ultegra questo secondo reparto trasmissione viene oggi arricchito con l’opzione di guarnitura con rilevatore di potenza, equiparandolo anche su questo aspetto al “fratello maggiore” Dura-Ace.
Quali differenze?
Cosa allora realmente cambia tra i due gruppi? Lo andiamo a scoprire a breve analizzando nel particolare ogni componente.
Più in generale, invece, ricordiamo che come al solito tra i due reparti cambia la finitura, cambia la tipologia dei materiali utilizzati e cambia la lavorazione.
Le varie parti sono più o meno scaricate, in ragione di un peso che per l’Ultegra è naturalmente più elevato rispetto al Dura-Ace. La differenza di peso tra i gruppi completi è di 275 grammi, considerando le stesse rapportature.
A proposito di rapportature: a cambiare è anche la quantità di queste ultime, che sulla serie Dura-Ace sono ancora più ricche; questo dettaglio però non svaluta affatto la nuova serie Ultegra, che al contrario si pone come opzione ancor più potente e notevole di quel che già era in passato, soprattutto se sei considera il un costo quasi dimezzato rispetto al Dura-Ace: 4.400 euro per quest’ultimo e 2.800 euro per l’Ultegra; listini alla mano, per acquistare oggi una bici intera allestita Dura-Ace occorre spendere una cifra che indicativamente parte da 9000 euro e spesso supera abbondantemente i “10K”, mentre per acquistare una bici da corsa “Ultegra” la forchetta indicativa di prezzo è decisamente più abbordabile: dai 4500 ai 6500 euro.
È evidente insomma, che il nuovo Ultegra si posiziona come autentico “best-buy” dell’alta gamma Shimano 2022.
Reparto in grado di fare concorrenza al suo fratello maggiore Dura-Ace, e chissà, magari anche di scalfire quella abitudine tutta italiana che porta praticanti che non sono certo atleti professionisti ad optare solo ed esclusivamente per il Dura-Ace, considerando l’Ultegra un ripiego, quasi una seconda scelta che non si addice alla “bicicletta dei sogni” cui tanti cicloamatori italiani anelano e magari faticosamente riescono a comperare.
Ricordiamo a tutti questi – e sappiamo che in Italia sono tantissimi – che nella visione di Shimano Dura-Ace è componentistica non-plus-ultra dedicata esclusivamente ai professionisti “top”, ma allo stesso modo la serie Ultegra è quanto di più prestazionale, efficiente e funzionale possa allo stesso modo possedere chi in bici da corsa ci va sempre con uno spirito prettamente agonistico, chi in testa ha il chiodo fiso del cronometro e della performance. E ripetiamo per l’ennesima volta che tutto questo – con la rinnovata serie Ultegra R8100 – è ancora più vero.
I componenti a confronto
Guarnitura: la guarnitura è il più voluminoso dei componenti Ultegra che evidenza la differente finitura superficiale delle parti: così come accade da anni, sul Dura-Ace domina una finitura grigio scura (quasi nera) lucida, mentre sull’Ultegra la lega di alluminio ha una finitura superficiale opaca e una tonalità di grigio più chiara.
A livello strutturale, la guarnitura di serie Ultegra ricalca la costruzione internamente cava Hollowtech II della Dura-Ace, ma presenta un’asportazione interna di materiale meno accurata, così come un design esterno meno “scaricato” di materiale lo mostrano esternamente i due bracci, che in questo modo comportano un peso di poco maggiore: 711 vs 690 grammi.
Passando a dentature e dimensioni, sulla guarnitura Ultegra manca il plateau 54-40 proprio solo del Dura-Ace: le accoppiate possibili sono la 50-34 e la 52-36.
Sui bracci pedivella non è inoltre disponibile la misura 167.5 mm come per il Dura-Ace, con un allestimento che quindi prevede: 160 mm, 165 mm, 170 mm, 172.5 mm e 175 mm.
Le stesse opzioni dimensionali caratterizzano anche la nuova variante di guarnitura con il rilevatore di potenza integrato che ha la stessa architettura di funzionamento dell’omologo componente di classe Dura-Ace.
Cambio posteriore: sul cambio posteriore la differente lavorazione delle componenti è visibile soprattutto sulle parti che articolano il parallelogramma: questo produce una differenza di peso di 47 grammi rispetto al cambio Dura-Ace (262 vs 215 g).
Deragliatore anteriore: a parte la finitura le differenze sono realmente minime, relative solo all’impiego di diversi materiali: 20 grammi di differenza tra i due componenti, con l’Ultegra che si attesta a 116 grammi.
Catena: l’Ultegra impiega la catena in uso sui reparti da mtb a 12v di classe Deore XT, con piolini solidi e peso di 252 grammi; la catena del Dura-Ace è invece quella del reparto Xtr, dove i piolini forati abbassano il peso a 242 grammi.
Cassetta pignoni: sull’Ultegra l’impiego di dodici pignoni tutti realizzati in acciaio produce un sensibile aumento di peso rispetto alla “cassetta” Dura-Ace, sulla quale invece gli ultimi cinque pignoni sono in pregiato titanio: sulla scala 11-30 siamo a 291 grammi rispetto ai 223 del Dura-Ace (in proporzione quella della cassetta è la differenza di peso maggiore su tutte le parti trasmissione che stiamo confrontando). La serie Ultegra, inoltre, manca dell’opzione 11-28 propria del Dura-Ace e propone “solo” la 11-30 e la 11-34.
Comandi: materiale e finiture diverse anche per i nuovi comandi di classe Ultegra, che comunicano con i deragliatori in modo wireless e che sono stati sviluppati con il medesimo design aerodinamico ed ergonomico dei comandi di classe Dura-Ace. L’assenza di titanio e carbonio che troviamo sui comandi di classe Dura-Ace eleva il peso a 391 grammi al paio. Questo, almeno, per la rinnovata variante per freni a disco di questa interfaccia, visto che ripetiamo che come per il Dura-Ace anche l’Ultegra è disponibile anche in versione rim-brake, ma in questo caso sia i comandi sia i caliper saranno quelli di generazione precedente, come del resto vale anche per il Dura-Ace.
Pinze disco: la differenza tre le pinze di serie Ultegra e le Dura-Ace è esclusivamente nella struttura, che nel primo caso accoppia due scocche in alluminio forgiato, mentre nel secondo è monoblocco. Non cambia la maggiore spaziatura prevista tra le pastiglie, in ragione del nuovo schema dell’impianto idraulico mutuato dalla architettura tecnologica Servowave a lungo collaudata sugli impianti frenanti Shimano da mtb.
Rotori: come per la catena, i rotori dell’Ultegra sono esattamente quelli derivati dall’omologo reparto da mtb Deore XT, gli MT800, che rispetto agli MT900 del Dura-Ace (questi ultimi derivati dall’Xtr) hanno lo stesso peso (176 grammi al paio nel diametro 140 mm), la stessa struttura acciaio/alluminio/acciaio e differiscono solo per la differente finitura delle alette di raffreddamento, che su quelli destinati al Dura-Ace è verniciata nera.
Le ruote: assieme ai gruppi trasmissione la rinnovata componentistica di serie Dura-Ace e Ultegra ha portato con sé anche una famiglia di ruote tutta nuova, con cerchio di nuova generazione disponibile nel profilo alto da 60 millimetri, medio da 50 e medio/basso da 36 millimetri.
Per le ruote le differenze tra la serie Dura-Ace e Ultegra sono nella tipologia del cerchio in carbonio (tubeless-ready e tubolare per la Dura-Ace, solo tubeless-ready per la Ultegra) e nella struttura e meccanismo interno dei mozzi. I Dura-Ace hanno un corpo del mozzo maggiormente scaricato per guadagnare grammi; inoltre, il mozzo posteriore della serie Dura-Ace ha un corpetto ruota libera con tecnologia ad ingaggio diretto, con un ratchet che riduce l’arco di ingaggio del tiro trasmissione rispetto al classico sistema ad arpioni che usa la serie Ultegra. Da ultimo, il corpetto delle ruote Dura-Ace è compatibile esclusivamente con cassette Dura-Ace a 12 velocità, mentre le ruote Ultegra sono compatibili anche con i vecchi sistemi a 11 velocità.
Pesi a confronto
Dura-Ace R9200 |
Ultegra R8100 |
||
Trasmissione |
Cambio posteriore |
215 |
262 |
Deragliatore |
96 |
116 |
|
Cassetta (11-30 denti) |
223 |
291 |
|
Catena |
242 |
252 |
|
Guarnitura (52-36T, 170 mm) |
690 |
711 |
|
Movimento centrale (press-fit) |
54 |
69 |
|
Freni a disco (riferiti alla coppia) |
Comandi |
350 |
391 |
Pinze |
229 |
282 |
|
Condotti idraulici |
60 |
60 |
|
Rotori 140 mm |
176 |
176 |
|
Cablaggi e accessori |
Cablaggi |
14.5 |
14.5 |
Batteria |
53 |
53 |
|
TOTALE |
2402.5 |
2677.5 |
Ulteriori informazioni:https://bike.shimano.com/it-IT/home.html
24 dic 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside