Erroneamente tanti continuano a chiamarlo “richiamo”. E forse è anche per questo che ha fatto notizia; ha fatto notizia perché è inizialmente parso scalfire la fama di un’azienda come Shimano, che con l’affidabilità dei suoi prodotti ha costruito il suo marchio di fabbrica. Proprio così: quando lo scorso autunno 2023, la Casa giapponese ha reso noto il suo “programma di ispezione e sostituzione” riguardante un lotto decisamente corposo delle sue guarniture da strada, in molti sono rimasti perplessi. Nel momento in cui è stata resa nota la notizia ne avevamo già parlato qui.
Ma come? Un marchio famoso proprio per l’affidabilità pressoché assoluta dei suoi articoli fa una comunicazione del genere? Di cosa si tratta?
Di cosa si tratta
La comunicazione di Shimano del 22 settembre 2023 parlava chiaro: «I rapporti ricevuti indicano che le parti incollate delle pedivelle 11 velocità Shimano con tecnologia Hollowtech II, di serie Ultegra FC-6800, Dura-Ace FC-9000, Ultegra FC-R8000, Dura-Ace FC-R9100 e FC-R9100-P potrebbero separarsi e rompersi, comportando un potenziale pericolo di caduta e di lesioni per gli utilizzatori. Shimano avvia pertanto un programma di ispezione e sostituzione di alcune guarniture stradali 11 velocità prodotte tra il 1° giugno 2012 e il 30 giugno 2019 incluso, per un possibile problema di separazione degli incollaggi».
Indagare su come sta andando la procedura di ispezione in Italia è proprio l’intento di questo articolo.
Per capirlo abbiamo interpellato cinque responsabili meccanici (o in qualche caso titolari) di Shimano Service Center sparsi sul territorio nazionale.
A tal proposito Shimano ricorda che i punti abilitati a gestire l’ispezione e la sostituzione possono essere tutti i negozi della rete vendita nazionale, oltre ovviamente agli Shimano Service Center.
La voce dei meccanici che abbiamo contattato si aggiunge a quella che abbiamo raccolto nel video, dove a parlare è ancora una volta un meccanico Shimano Service Center (del punto vendita Pro-Bike di Roma), che ci illustra passo passo come viene svolta l’ispezione.
Le cinque guarniture oggetto del programma di ispezione/sostituzione
Per i dettagli formali, per sapere cosa fare e chi contattare vi ricordiamo ancora una volta di visitare questa dettagliatissima pagina web che Shimano ha creato ad-hoc per questa situazione.
Ci troverete tutti i dettagli tecnici di cui adesso andiamo a scoprire i risvolti pratici assieme a cinque meccanici di altrettanti Shimano Service Center.
«Clienti preoccupati solo per pochi giorni»
Pierluigi Francesconi – titolare Cicli Francesconi, Salvirola (CR)
«Ad oggi (6 febbraio 2024, ndr) abbiamo ispezionato un centinaio di guarniture. L’incidenza di quelle da sostituire è stata di circa il 5 per cento. Poteva essere molto meno, ma il discorso è che anche in caso di minimo dubbio è sempre meglio sostituire, perché magari il componente che oggi potrebbe mostrare un difetto quasi impercettibile, tra due o tre mesi potrebbe poi avere criticità, chissà. Di che serie erano i componenti da sostituire? La maggior parte Ultegra. Le Dura-Ace sono state un po’ meno, ma questo semplicemente perché il Dura-Ace è statisticamente meno diffuso e l’Ultegra è più popolare tra la mia clientela. I miei clienti hanno saputo del programma principalmente grazie al passaparola. Devo dire che all’inizio tanti hanno reagito quasi con spavento, perché ad essere coinvolta è stata una Casa che tutti sanno fare della sicurezza il suo punto di forza. Tra l’altro la cosa riguarda la bici da corsa, che è settore dove Shimano ha maggiore appeal, almeno per quel che riguarda il nostro negozio. In realtà, poi, tutti hanno presto capito che non c’era nulla di allarmante, anzi era un’opportunità per fare un check alla bici. Anche per noi negozianti questi non sono affatto problemi. Io li vedo piuttosto come un’opportunità di fare entrare in negozio bici datate, e magari convincere il cliente a rinnovare equipaggiamento».
«Quelle crepette che forse non si sarebbero mai aperte»
Fabrizio Trovarelli – meccanico Bike Lab, Roma
«Su trenta guarniture ispezionate abbiamo avuto due casi sospetti. In entrambi i casi si trattava di serie Dura-Ace, in entrambi i casi della pedivella sinistra e in entrambi i casi il problema erano delle microcrepette nella zona di accoppiamento dell’alluminio vicino la zona di alloggiamento delle due viti che fissano la pedivella al movimento centrale. Si trattava di un difetto davvero minimo, che probabilmente non avrebbe mai dato origine a una vera rottura. In questi casi ho compilato il modulo B2B interno, ho inserito le foto dettagliate, i relativi codici seriali, e in automatico si è aperto il reclamo. Nel giro di una settimana Shimano Italia ci ha spedito la guarnitura nuova, ovviamente della stessa serie e della stessa lunghezza, con corpo 12v e corone 11v, che si interfacciano perfettamente. C’è una differenza estetica, sì, ma è praticamente invisibile. Shimano non ha avuto nulla da eccepire sulla nostra ispezione, ci ha spedito subito il componente sostitutivo. Ci ha informato anche che la procedura di ispezione è sempre aperta, e lo rimane anche per le guarniture che abbiano superato negativamente l’ispezione, ma che per qualche motivo o qualche evento futuro dovessero poi presentare segnali meritori di una seconda ispezione. Ripeto che la maggior parte dei clienti che hanno portato ad ispezionare la guarnitura non aveva alcun problema rilevabile anche ad un occhio non troppo esperto, ma è ovvio che una volta avuto notizia di questo programma di ispezione molti hanno scelto di venire per essere comunque sicuri al cento per cento. Del resto faccio il meccanico da molti anni, posso dire che in una decina di anni qui in negozio mi sarà capitato di manutenere un migliaio di guarniture da strada Shimano. E solo due mi è capitato di trovarle realmente rotte».
«Anche un’occasione per trovare nuovi clienti»
Gaetano Merola – Titolare Merola Group, Caserta
«Ventotto guarniture ispezionate, tre di queste avevano dei piccoli difetti che ci hanno indotto a chiedere una sostituzione. Clienti infastiditi? Tutt’altro, da noi hanno avuto piacere a portare la bici, perché in fondo per la maggior parte di loro si è trattato di fare un controllo gratuito andato a buon fine. Nella maggior parte dei casi il check è stato immediato, il cliente ha portato la bici e abbiamo ispezionato la guarnitura sul momento. Certo è che laddove c’era il minimo dubbio abbiamo sempre chiesto la sostituzione e Shimano non ha battuto ciglio. Ha confermato la serietà di un’azienda che sa bene quali sono i suoi diritti e i suoi doveri. Nel giro di pochi giorni le guarniture da sostituire erano in negozio, tra l’altro in tutti i casi sono state spedite prima di ricevere le vecchie, che comunque devono essere rese indietro perché Shimano vi andrà ad effettuare i suoi controlli, per acquisire informazioni utili su ciò che produce e come. Da parte nostra, come Service Center dell’area, abbiamo accolto molti utenti che in negozio non erano mai venuti e che magari potremo ritrovare in furto. Per noi è stata anche pubblicità».
«Problemi pochi, la maggior parte sulla pedivella sinistra»
Nicola Mutterle – titolare M-Bike Vicenza
«Centotrentotto guarniture ispezionate. Di queste sei avevano una sorta di principio di crepa nella zona dell’incollaggio. Mi pare che due di queste fossero Dura-Ace, le altre quattro Ultegra. Questi piccoli difetti sul corpo erano di più nella zona vicino al perno per la parte destra e nella zona vicina le viti di fissaggio per la pedivella sinistra che forse è stata la parte statisticamente più coinvolta con i potenziali difetti. La procedura di ispezione è una cosa fondamentalmente semplice, ma bisogna farla bene, con scrupolo. Essenziale è pulire ed essenziale è soprattutto togliere le corone, perché la mia esperienza mi dice che eventuali rotture possono verificarsi soprattutto nella zona dove il corpo interfaccia le corone. Seguo anche gli atleti di un squadra professionistica di cui non posso fare il nome ed ovviamente in carriera ho visto molte più problematiche di rottura guarniture lì, piuttosto che su quelle dei clienti che fanno i cicloamatori e che “stressano” meno i materiali. Detto questo, comunque, in vita mia avrò cambiato quattro, al massimo cinque guarniture per reale rottura… La reazione dei miei clienti? All’inizio preoccupazione, ma io hai subito detto loro che se il componente non si era rotto fino ad allora non vedo perché si dovesse o potesse all’improvviso rompere adesso».
«Più che come allarme è stato percepito come una sicurezza»
Filippo Gerbi – meccanico Bicipedia, Firenze
«Di 27 guarniture ispezionate da novembre 2023, una sola aveva un problema, un problema reale, nel senso che la pedivella cominciava ad essersi scollata. Era una Ultegra. Ma in realtà di ispezioni noi non ne abbiamo fatte tante, perché la nostra clientela pratica soprattutto mountain bike. Tutti gli stradisti che sono venuti da noi sono però stati molto contenti di questo programma, lo hanno considerato un ulteriore sinonimo di affidabilità da parte di Shimano. Del resto, se un’azienda lancia una campagna simile per prodotti che hanno più di dieci anni, non puoi non percepirlo come un’operazione legata alla sicurezza, non certo come un allarme».