24 mar 2020 – Non sappiamo quando finirà la pandemia di coronavirus ma intanto l’evento sportivo più importante dell’anno ha già ufficializzato il rinvio: Tokyo 2020 diventa Tokyo 2021. Dopo la richiesta ufficiale del Giappone, il Cio ha concesso l’effettuazione delle Olimpiadi entro l’estate del 2021.
Ora si discuterà di qualificazioni (chi le ha già fatte e chi le dovrà fare, per i vari sport), ma soprattutto si rimanda tutto quel che vale una stagione, lasciando spazio ad altro.
Prendete il ciclismo, ad esempio. Per molti atleti le Olimpiadi erano l’obiettivo primario della stagione e avrebbero corso le altre gare in funzione di un picco di forma preciso: quello di Tokyo 2020. Adesso invece è tutto da rifare e, sempre che la pandemia ce lo conceda e sperando che si risolva in tempi non troppo lunghi, la stagione ciclistica, già devastata, potrebbe trarne respiro.
Si correranno Giro e Tour con date spostate e poi si recupereranno le Classiche? Almeno non ci sarà l’ombra dei Giochi Olimpici da incastrare in un calendario che, quando riprenderà (e non vogliamo pensare che non sarà così) si ritroverà già molto affollato. Qualcuno, un po’ per scherzo e un po’ no, ha suggerito di correre un’unica, grande, corsa a tappe che coinvolga Italia, Francia e Spagna e sostituisca in quest’anno funesto, Giro, Tour e Vuelta.
Potrebbe essere un’idea.
Ormai possiamo immaginare tutto, ma ci piace pensare in bene anche per il nostro bello sport.
Aggiornamento:
L’opportunità è stata evidenziata anche da Mauro Vegni che ha dichiarato ad ADN Kronos
«Stiamo ragionando, vediamo come si evolve la situazione. Mi sembra prematuro fare ragionamenti sulla situazione italiana. L’importante è poter ricominciare, ed chiaro che per un evento come le Olimpiadi era molto più complicato mantenere le date. Aspettiamo a vedere cosa succede in Italia, in cui qualche piccolo segnale positivo c’è. Le Olimpiadi hanno tempi e modi molto più complessi del ciclismo, noi ragioniamo su un solo tipo di specialità, giocoforza la nostra situazione è già più semplice. Il fatto che Tokyo sia stata rinviata apre finestra in più: il periodo olimpico è centrale da tutti i punti di vista, il fatto che non ci sia, egoisticamente parlando, facilita il ricollocamento degli eventi”. Insomma, agosto è libero, vediamo come utilizzarlo, fa capire Vegni.”E’ un anno particolare, tutto può succedere. Oggi si può ragionevolmente pensare di ricollocare eventi, quella del giro potrebbe essere un’ipotesi. E’ chiaro che l’assenza delle Olimpiadi dia oggettivamente più spazio».
GR