7 lug 2016 – Saliscendi, fuga e finale scontato. Non c’erano molti dubbi sull’arrivo in volata nella tappa di oggi, verso Montauban e allora le chiacchiere sono andate sulla tattica. Non è certo il momento di fare i conti, le somme si tirano nella terza settimana, ma non si può non parlare di Nibali che ieri ha deluso un po’ di tifosi. Ha mollato quasi subito in salita e ha preso più di 13 minuti. Ci sta? Da Nibali ormai possiamo aspettarci di tutto quindi ogni giudizio va dato con riserva e nel rispetto del campione. Però qualcuno ha visto nel suo atteggiamento la remissività di chi pensa ad altro (alle Olimpiadi, ad esempio, che sono il traguardo di stagione assieme al Giro d’Italia già messo in tasca). Speriamo di no, soprattutto speriamo che se davvero dovrà dare una mano ad Aru al Tour possa mostrare una condizione diversa. Conoscendolo immaginiamo che non ci deluderà e magari potrà essere l’arma segreta proprio per Aru in qualche tappa importante. Un appoggio tattico o un assolo fantastico. Chissà.
Intanto parliamo di tattica. Curioso come negli ultimi chilometri di una tappa per velocisti il gruppo sia a tutta e con i corridori davanti su tutta la sede stradale. In genere una posizione di questo tipo è per quando si va piano, ma qui si pedala a tutta. Solo che molte squadre hanno ordine di stare davanti. C’è chi prepara la volata e chi, sapendo dei pericoli a star dietro, vuole tenere al sicuro i propri capitani. Inevitabile pensare a quel che ha detto l’altro giorno Peter Sagan, ma che fare allora?
Neutralizzare più degli ultimi 3 chilometri? Non ci pare il caso, anche perché il ciclismo si corre anche con i suoi rischi e non sarebbe giusto. Piuttosto torniamo al pensiero che una volta espresse Moser: cosa stanno a fare davanti corridori che in volata non hanno speranza di risultato?
Nel finale, anche oggi, si sono viste spallate e lotta fra diversi treni per stare davanti. Confusione.
Confusione anche fra treni stessi che si perdono i corridori per strada (Kittel) che poi devono fare da soli. C0ntano occhio ed esperienza. Chi meglio di Cavendish allora? Terza vittoria a questo Tour e ventinovesima vittoria nella corsa gialla. Significa anche superare Bernard Hinault nella classifica dei plurivincitori (davanti rimane sua maestà Eddy Merckx a 34 vittorie). Ecco, lui, ad esempio, sta preparando le Olimpiadi.
Onorando alla grande il Tour.
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Tris di @MarkCavendish nella 6ª tappa, ora fanno 29 le sue vittorie al @LeTour #cannonball foto #lucabettini pic.twitter.com/iYCKuZiKQU
— SprintCycling (@SprintCycling) July 7, 2016
GR
Qualcuno (frettolosamente…) l’aveva dato per finito, invece… Cannonball È un grandissimo velocista che, come il buon vino, si affina di stagione in stagione!
Nibali verrà fuori nell’ultima settimana e sarà prezioso per Aru… Scommettiamo?