11 lug 2017 – Tappe di quelle che si va a cercare nella storia per ingannare il tempo. È un po’ questo il senso di una tappa come quella di oggi se alla Rai sono andati a ripescare anche l’impresa di Eros Poli sul Mont Ventoux. Due nomi, Poli e Ventoux che ancora ci chiediamo come abbiano fatto a stare insieme in un articolo unico in quel lontano 1994.
Eros Poli, uomo di pianura e di alte velocità, quelle tenute nel finale di tappa dai treni, un po’ acciaccati, dei velocisti. Ripresi a sette chilometri dal traguardo i fuggitivi di giornata, Offredo e Gesbert. Negli ultimi chilometri solita confusione di treni di questo Tour. Nessuna squadra svetta sulle altre e i treni si formano e si perdono di continuo anche grazie a qualche curva da affrontare a tutta e dove in pochi sono disposti a frenare.
E non ha frenato Marcel Kittel, al quarto successo con una rimonta imperiale che va a confermare ancora di più la sua maglia verde. Una vittoria quasi per distacco. Quando ha aperto il gas, anche in ritardo nel partire, non c’è stato nulla da fare per nessuno.
Redazione Cyclinside