25 lug 2019 – La prima tappa del trittico alpino ci conferma Julien Alaphilippe come oggetto misterioso di questo Tour de France. Il francese continua a tenere anche nelle tappe più dure e a questo punto diventa impossibile fare altre previsioni. Ammettiamolo, siamo tutti spiazzati rispetto a questo corridore che sembrava dover saltare da un momento all’altro e, invece, si sta dimostrando granitico. Poi magari salta domani, ma intanto è già stato eccezionale così, anche se prendesse 20 minuti domani, ma anche se li avesse presi oggi, o ieri…. davvero formidabile.
Al Tour de France si rivede Nairo Quintana. La prima volta che attacca va pure via. A sette chilometri dalla cima del Galibier attacca e stacca i compagni di fuga. Che già il verbo “attaccare” sa di eccezionale associato a Quintana. Situazione bizzarra, compreso il comportamento della Movistar che sull’Izoard ha rosicchiato due minuti alla fuga e… a Quintana. Chissà cosa si diranno a cena con Landa e compagni.
Nel gruppo della maglia gialla iniziano i fuochi d’artificio nel finale del Galibier e dopo Bernal parte addirittura Thomas. Anche qui sarebbe da sentire cosa si diranno a cena. Ma è proprio allo scatto di Thomas e con una progressione di Pinot che Alaphilippe perde le ruote dei più forti, ma è un calcolo perfetto per non sfinirsi e poi riprenderli in discesa. Pinot Riprende Thomas e noi cominciamo davvero a tifare per Bernal: chi è il capitano della Ineos?
Intanto Quintana porta a casa la tappa. Meritatamente. Dietro di lui, a un minuto e spiccioli arriva Bardet, finalmente risorto dopo le giornate storte che lo hanno messo fuori classifica.
E nella foto di apertura ci mettiamo anche il nostro Fabio Aru. È arrivato dietro, ma si è difeso da leone. Non avremmo scommesso più di tanto su di lui. Tanto di cappello comunque, nonostante il distacco all’arrivo.
E tanto di cappello anche per Damiano Caruso, davanti fino all’ultimo in difficoltà solo dopo l’attacco di Quintana che ha dovuto lasciare andare. Sul traguardo è passato per quinto, dimenticato dalle telecamere ormai in visibilio per Alaphilippe e Bardet (nuova maglia a pois). Ma è davvero un fenomeno.
Che succede adesso?
Domani altra tappa alpina, c’è da scalare l’Iseran e altre quattro salite, compresa quella che porta all’arrivo e che potrebbe dare un volto definitivo al Tour de France 2019. Ammesso che Ineos (Thomas e Bernal, ora, sono distanti solo cinque secondi uno dall’altro) e Movistar abbiano le idee chiare. E naturalmente col permesso di Alaphilippe.
GR