8 lug 2019 – Tappa da Classica del nord, percorso che potrebbe riprendere perfettamente il carattere, con le cote finali che sanno proprio di quelle corse difficili. Sul percorso anche le bandiere belghe tanto per dire che si, siamo proprio dalle parti giuste.
E allora anche il nome del vincitore non può che essere da Classica: Julien Alaphilippe mette tutti d’accordo con uno scatto fortissimo in cui nessuno osa e riesce stargli dietro. Ma il bello è che Alaphilippe poi tiene pure bene fino al traguardo. Così bene da andare a infilare persino la maglia gialla. E nel giorno del rientro in Francia del Tour, per i Francesi non può esserci festeggiamento migliore.
C’era il clima tecnico e tattico, non quello meteo delle classiche, col caldo e il sole al posto di pioggia e freddo che spesso accompagnano le corse di primavera da queste parti.
Le Classiche!
Un finale non certo da velocisti, insomma, per dare un po’ di pepe alla corsa, prima di una tappa certamente più facile prevista per domani.
Tappa da Classiche? Si muove la Lotto Soudal. A meno di 40 chilometri dall’arrivo è Tim Wellens che scappa via dai fuggitivi e si butta in una gara a cronometro che qualche pensiero lo dà pure.
L’avventura di Wellens finisce all’inizio degli strappi finali, quando parte, secco, Alaphilippe.
Nel cambio della guardia in testa Alaphilippe sembra avere vita facile, il gruppo si ferma (Wellens scende letteralmente di bici, probabilmente per un problema meccanico).
Intanto si stacca in maniera definitiva Teunissen che già si era visto pedalare malamente in precedenza.
Tappa nervosa e così tante forature che viene quasi da pensare male.
Mike Teunissen
Intanto un applauso, un po’ più forte, per Mike Teunissen. Partito da leader e arrivato gregario. Dopo aver sofferto ed essersi trovato senza gambe non è stato seguito neanche più dalla squadra, arrivando mesto al traguardo come forse si sarebbe aspettato una settimana fa. Ma non certo con quella maglia gialla sulle spalle. Lo vedremo ancora questo ragazzo. Forse già domani.
Fabio Aru
Non buone notizie, invece, per Aru, che è arrivato al traguardo a una cinquantina di secondi dai migliori. Tutto sommato ci sta. Non ci saremmo certo aspettati un Aru da classifica per questo Tour e allora stare lontano dell’essere insidioso per chi punta alla classifica, potrebbe essere un’ottima cosa per le tappe a venire quando la condizione sarà anche migliore di quella di oggi.
Redazione Cyclinside