2 gen 2020 – Fausto Coppi: sono sessant’anni, oggi, che non c’è più. Non importa che lo ricordiate o meno, importa il passaggio di quel 2 gennaio che proiettò l’Italia in una nuova dimensione.
Fausto Coppi in bianco e nero, lo abbiamo sempre visto così, tranne che in qualche immagine o in una delle ultime scoperte della RAI: un filmato incredibilmente a colori che racconta il giro del 1940. Ritrovato per caso e che potete vedere nelle Teche Rai:
http://www.teche.rai.it/collections/coppi-100/
Fausto Coppi invece era moderno e dovremmo vederlo così anche oggi. Il simbolo di una società che cambiava, usciva dalla guerra e si riprendeva il futuro. Coppi era stato innovatore tecnico (uno dei primi a montare il cambio Campagnolo a doppia leva, poi a una – Parigi Roubaix), sociale (la storia con la Dama Bianca andava contro tabù pesanti dell’epoca), sportivo ovviamente. Si fa partire da lui la nascita del ciclismo moderno. Quello che sarebbe stato di ricerca e scoperta di preparazione e della bicicletta.
Un passaggio sociale da sottolineare e che viene ben sottolineato, proprio oggi, da Giovanni Battistuzzi in un bell’articolo del Foglio che vi suggeriamo di leggere direttamente dalla rubrica Giro di Ruota:
https://www.ilfoglio.it/girodiruota
Poi, invece, vi rimandiamo alla sua bicicletta in questo articolo che abbiamo pubblicato qualche tempo fa:
Fausto Coppi 100 anni. Lo ricordiamo con la Bianchi della Cuneo Pinerolo
Redazione Cyclinside
grazie sig. Eernesto x tutto quello che ha fatto x la bici, e x tutto quello che ancora potra’ fare x tutti noi che amiamo questo sport.
GRAZIE CON TUTTO IL CUORE
PS. complimenti x l’ultimo gioiello v3rs 2020.
straordinariamente bella……!!