La meraviglia dei cambi elettronici continua a scontrarsi con un dubbio: “e se resto a piedi ché la batteria si scarica?”
Stavolta prendiamo in esame il sistema del gruppo Campagnolo Super Record Wireless, la trasmissione ultima uscita dalle officine di Vicenza.
Campagnolo rassicura subito i suoi utenti: attraverso la porta magnetica per la ricarica delle batterie di cambio posteriore e deragliatore anteriore, la ricarica avviene in un’ora, questo vuol dire che se bastano sessanta minuti per avere le batterie al massimo della loro potenza, ce ne vogliono molti meno per non correre rischi in caso di dubbi: “Bastano cinque minuti di ricarica per avere le batterie già oltre un quinto della loro capacità”, spiegano. Si tratta di una carica più che sufficiente per un allenamento.
Già, perché le batterie del sistema Campagnolo hanno un’autonomia di circa 750 chilometri quando sono cariche.
Si tratta comunque di stime poiché la durata effettiva della batteria dipende da variabili di uso e ambientali. Chi predilige un ritmo di pedalata costante tenderà ad azionare maggiormente il cambio, ad esempio. Inoltre, è bene ricordare (ma questo ovviamente non riguarda solo la casa veneta) che le batterie rendono al meglio in temperature non estreme. Campagnolo consiglia di conservare le batteria in ambienti che siano compresi tra 0° e 35 gradi centigradi per non vederne compromesse le capacità al momento di pedalare.
Facciamo un esempio
Parlando del proprio sistema wireless Campagnolo porta un esempio molto pratico: prendete un esempio ecalatante, la quindicesima tappa del prossimo Tour de France 2024 quando i corridori si porteranno da Loudenvielle al Plateau de Beille. Non è una tappa scelta a caso perché potrebbe essere tra quelle decisive della prossima corsa gialla, con quasi cinquemila metri di ascesa divisi su cinque montagne. L’arrivo sarà dopo 15,8 chilometri di salita con una pendenza di quasi 8 per cento.
In una frazione così, inutile dirlo, i sistemi elettronici saranno messi a dura prova da cambiate continue proprio per affrontare i cambiamenti continui di pendenza. Per contro, spiegano ancora da Campagnolo, in una frazione che arriverà a 229 chilometri, come la terza tappa, da Piacenza a Torino dove il dislivello è quasi nullo il consumo delle batterie – e soprattutto del deragliatore che resterà praticamente inutilizzato – sarà molto inferiore.
E se non uso la bicicletta?
Altra domanda legittima, soprattutto nella stagione fredda quando si scelgono alternative al ciclismo o, semplicemente, si utilizza un altro tipo di bicicletta così da lasciare in garage quella con il gruppo elettronico stradale.
In questo caso la regola che vale sempre è quella di non avvicinarsi agli estremi. Meglio conservare una batteria non completamente carica ma nemmeno del tutto scarica. Così facendo non si avrà alcuna compromissione della capacità di carica della batteria.
Il luogo, inoltre, deve essere fresco e asciutto.
E i comandi?
Nei gruppi elettronici non ci sono solo le batterie che azionano i deragliatori e, per forza di cose, assorbono parecchia energia visto l’importanza del lavoro che devono svolgere, ma anche quelle dei comandi. Si tratta di batterie a bottone, di tipo comune, che hanno una durata che Campagnolo stima in circa due anni di utilizzo medio proprio perché si tratta di azionare semplici pulsanti. Si tratta di una durata assolutamente in linea con prodotti di questo tipo (pensate alle tastiere senza fili di strumenti elettronici di uso comunque, ad esempio) e per cui, quindi, la preoccupazione di rimanere a piedi è decisamente lontana.
Ulteriori informazioni: https://www.campagnolo.com/it-it/
Campagnolo Super Record Wireless, addio fili, nuovo concetto di rapporti e tanta tecnologia