6 set 2017 – Abbiamo parlato spesso su Cyclinside della questione dei prodotti falsi e dei rischi che si corrono, così pure del fatto che per vendere sul mercato europeo determinati prodotti, si debba sottostare a precisi requisiti di sicurezza. Una certificazione per chi vende e una sicurezza per gli utenti.
E se uno inizia a costruire da sé? Se decide di vendere al pubblico deve essere sicuro della qualità di ciò che fa onde evitare, in futuro, di trovarsi in difficoltà serie in caso di problemi, ma anche per essere certo di dare al proprio cliente un prodotto di qualità.
È il caso di un nostro lettore, Guglielmo, che ci scrive:
Buon giorno,
Sono un privato che sta costruendo dei telai in legno che vorrei far testare, ma non so assolutamente a chi rivolgermi e quanto potrebbero essere i costi da affrontare per poterli certificare e vendere. Mi potete dare delle indicazioni in merito?
Abbiamo girato la domanda direttamente al Dott. Piero Nigrelli, responsabile del Settore Ciclo in Ancma, l’associazione di Confindustria. Ecco la sua risposta:
È una buona cosa preoccuparsi che il telaio, ancorché fatto in legno e senza grande bibliografia di prove a supporto, sia sottoposto a prova.
Soprattutto se poi questo telaio sarà replicato in grande serie per la vendita.
La prova consentirà di testare il “tipo” e così successivamente, tutti i telai che risponderanno al tipo provato avranno una garanzia progettuale e strutturale di sicurezza e qualità.Poi ci potranno essere i difetti di processo, ma questo è un altro discorso.
Tutto ciò è importante per il rispetto della 2001/95/Ce, la Legge sulla sicurezza generale dei prodotti, valida in Europa e per le bici.
A chi rivolgersi per una prova?
Anche internamente alla propria azienda se si dispone di macchinario apposito.
Altrimenti presso il CSI di Bollate o l’Istituto Malignani di Udine.
Ricordiamo che ci sono anche aziende dotate di laboratori interni in grado di effettuare prove (ad esempio, in passato, abbiamo visitato la Cicli Esperia, in Veneto, che è dotata di un sistema completo per la verifica dei telai) anche se non riconosciute per i fini certificativi. Passare per aziende di questo tipo, valutando i costi e la loro disponibilità, potrebbe essere un primo passo per verificare la bontà del proprio prodotto prima di mettere in piedi la burocrazia (e i costi) di una certificazione ufficiale.
Redazione Cyclinside