5 nov 2019 – Il catalogo “alla carta” prevede quarantatré modelli in tutto, suddivisi tra i ventiquattro da strada e gravel, i nove da ciclocross, i sei da mountain bike e ancora i quattro modelli con dinamo incorporata. Se questo ancora non vi bastasse, potreste chiedere al produttore di personalizzare il vostro set, cambiando tipo di cerchio, raggio e mozzo utilizzato.

Ovviamente stiamo parlando di ruote: il produttore in questione è Hunt, marchio espressione dell’azienda The Rider Firm, del Sussex. Hunt è un marchio inglese che produce ruote di alto livello qualitativo e se sia ancora poco conosciuto rispetto a più blasonate aziende internazionali di ruote «è perché ancora non sponsorizziamo un grande team del World Tour – ci spiega il product manager Oliver Gray – che abbiamo conosciuto durante una presentazione stampa dei suoi prodotti all’interno di un evento Bike Connection Agency tenuto di recente a Girona, in Spagna.

Non solo aerodinamica
L’aerodinamica è il principale dei fattori sui quali gli ingegneri Hunt si concentrano al momento di progettare le loro ruote. La riduzione della resistenza all’aria è in realtà l’ultimo dei tasselli di uno sviluppo prodotto complesso, che parte prima di tutto dalla destinazione d’uso che quel determinato set è destinato ad avere. Certo è che a prescindere dalla tipologia di ruota che si vuole considerare, tutti i set della Hunt adottano le soluzioni tecniche più gettonate di questi tempi. Tanto per cominciare, nella collezione del marchio tutti i modelli sono tubeless ready, la tipologia che meglio coniuga praticità e performance: gli ingegneri Hunt ci ricordano che con questo standard di cerchio è infatti possibile tenere pressioni di esercizio fino a qualche anno fa impensabili (intendiamo dire più basse) e allo stesso tempo avere caratteristiche prestazionali prossime a quelle del tubolare.

Cerchi con larghezza maggiorata
Conforme agli standard più attuali è anche l’adozione di cerchi con larghezza maggiorata: ad esempio, tra i set che abbiamo potuto vedere a Girona, grande interesse ha meritato tutta la famiglia di set in carbonio con gola interna da ben 24 millimetri (e larghezza esterna del cerchio di 30 millimetri). Una sede così ampia consente sia di installare le coperture di grossa sezione che vanno per la maggiore di questi tempi (la “25” è la sezione minima prevista su questi set), sia di ottenere eccellenti valori di stabilità di guida; a migliorare è inoltre la riduzione della resistenza all’aria, perché su cerchi di questo tipo la copertura non produce la forma “a pera” che è invece frequente su cerchi di larghezza inferiore. Aggiungiamo che su tutti i set in carbonio con cerchio a larghezza maggiorata Hunt utilizza un sistema di costruzione proprietario che, per assegnare la necessaria resistenza alle sue “spalle” del cerchio, inietta su queste ultime una leggerissima schiuma espansa che assegna al componente la necessaria resistenza strutturale. Questo procedimento è svolto contestualmente alla costruzione monoscocca del componente.

Raggi anche in carbonio sulle 36 UD Carbon Spoke
Passando ai raggi, la maggior parte dei set della Hunt utilizzano elementi in acciaio con una filante forma lamellare. Quasi tutti, sì, perché durante l’evento di Girona Hunt ha mostrato alla stampa le 36 UD Carbon Spoke (vedere video in basso), che al posto del classico raggio in alluminio utilizzano elementi in carbonio con profilo schiacciato al centro e tondo alle estremità. Si tratta di ruote ad oggi realizzate sono in variante rim-brake (ma presto arriverà anche la versione “disc”).
Sì, è vero, sul mercato esistono numerose altre ruote con raggi e cerchi in carbonio, ma nel caso del modello della Hunt i raggi in fibra non sono incollati strutturalmente al cerchio e al mozzo, ma utilizzano la classica struttura avvitata, con la possibilità dunque di intervenire sulla regolazione della tensione in caso di disallineamenti del set (questo grazie a nipple apposite che si regolano accedendo dalla gola di un cerchio realizzato con spessori interni differenziati, appunto per risparmiare peso e allo stesso tempo assecondare i carichi prodotti nelle aree prossime alla pressione delle nipple). Grazie ai raggi in carbonio le 36 UD carbon risparmiano circa 60 grammi rispetto ad un omologo set costruito però con i tradizionali raggi in acciaio. Il peso dell’intera coppia? Solo 1.295 grammi, per un costo di 1.600,00 euro, da considerare un prezzo molto competitivo rispetto alla tecnologia offerta.

E i mozzi?
Infine i mozzi: sulle sue ruote Hunt si affida a materiali, soluzioni e sistemi di scorrimento di alta qualità, attingendo da quel che di meglio la tecnologia in merito offre: alcuni mozzi utilizzano scorrimenti della giapponese Ezo, altri adottano cuscinetti Ceramic Speed, alloggiati sempre su dei body in alluminio lavorati al Cnc con falde predisposte per l’inserimento di raggi sempre a testa dritta. I meccanismi ruota libera, infine, adottano meccanismi di ingaggio rapido della ruota libera, con in angolo di attacco degli arpioni di 5/6 gradi.

Ulteriori informazioni: www.huntbikewheels.com
Maurizio Coccia