di Guido P. Rubino
15 feb 2021 – La pandemia non ha portato solo grande lavoro al settore ciclistico, ha anche innescato molti problemi. Uno su tutti, non diciamo niente di nuovo, è la ormai cronica carenza di biciclette nei negozi. Una situazione per certi versi incredibile su cui torneremo a breve.
C’è un altro problema però e aleggia nell’aria già da tempo. La difficoltà di approvvigionamento delle biciclette non è dovuta solo alla grande richiesta, ma anche alla difficoltà di produzione delle biciclette, dai telai ai componenti. Al momento, anzi, il vero problema, sono proprio i componenti che scarseggiano e non arrivano.
Le fabbriche hanno lavorato per parecchi mesi al di sotto delle loro possibilità e delle necessità del mercato, in più c’è anche il problema delle difficoltà degli spostamenti. I prodotti in arrivo dall’Oriente hanno difficoltà ad arrivare da noi per mancanza di container, difficoltà logistiche e pratiche che hanno portato a un altro problema: l’aumento dei costi di trasporto moltiplicati quasi a piacere (soprattutto nel pieno della pandemia) da chi aveva in mano il coltello dalla parte del manico.
Orbea spiega la situazione
È quello che denuncia Orbea in un comunicato di oggi:
«Negli ultimi mesi, in Orbea stiamo subendo un incremento dei costi logistici da parte dei nostri fornitori, che in alcuni casi hanno moltiplicato per otto il prezzo precedente. Inoltre, stanno aumentando i prezzi in origine e ciò, insieme all’esaurimento dello stock e all’interruzione della catena di fornitura, ci ha portato a una situazione insostenibile – spiegano dalla casa spagnola – per questo motivo, benché fino ad oggi Orbea abbia cercato di far fronte a tali incrementi, è giunto il momento in cui non ci è più possibile continuare a farlo. Siamo, quindi, costretti ad aumentare le nostre tariffe di vendita al pubblico per adattarci a questo nuovo panorama».
Ma come, viene da chiedersi, si vendono più biciclette e anziché diventare più competitivi si va al contrario?
In realtà la situazione è complessa e segnali di preoccupazione in questo senso ci arrivano da tutte le aziende con cui siamo abitualmente in contatto. Fino a quando si potrà resistere? Le scorte di magazzino per i grandi marchi sono elevate, ma anche loro stanno facendo i conti con una situazione che li porterà presto o tardi a dover rivedere i bilanci.
Per quanto riguarda Orbea, intanto, c’è anche una rassicurazione verso i propri negozianti e clienti:
«Non incrementeremo il prezzo delle biciclette che i rivenditori sono in attesa di ricevere e per le quali hanno fornito identificazione del relativo acquirente. In tal modo, manterremo la tariffa indipendentemente dal momento della consegna del prodotto.
«La nuova tariffa di vendita al pubblico sarà effettiva il 16 febbraio.
Alcune aziende ci hanno assicurato che, al momento, sono intenzionate ad assorbire questo aumento dei costi in attesa di una stabilizzazione del mercato, sperando in un rientro dei costi di trasporto .piuttosto improbabile pare, altre hanno già ritoccato, silenziosamente, i listini. D’altra parte è un problema generale e non legato solo al nostro settore. Certamente questo momento di incertezza che non sembra avere un termine previsto a breve non aiuta la situazione.