10 mar 2017 – La Parigi Roubaix è una gara ma anche un’avventura. E alle Classiche quando ci si arrende, spesso, non c’è possibilità di arrivare in albergo se non continuando a pedalare. È storia del ciclismo anche questa, come i racconti di corridori dispersi e che arrivano in albergo dopo tutti gli altri pur essendosi ritirati presto.
Ieri dopo l’arrivo abbiamo visto anche due ammiraglie caricate da un carro attrezzi. Perché se passare a quelle velocità sul pavé fa male ai ciclisti e alle loro biciclette, anche le ammiraglie ne soffrono un bel po’ e nella foga della corsa ci si tampona, si prende una pietra più dura e così via.
Poi si era sparsa la voce di Guardini, il corridore velocissimo (nel senso di velocista) della UAE Abu Dhabi, che era finito addirittura in gendarmeria. Cos’aveva fatto? Superato il limite di velocità davanti a un autovelox? Ne sarebbe capace, ma stavolta è stata diversa.
Ritiratosi e raggiunta l’ammiraglia, gli è stato detto di andare in albergo tagliando il percorso. Lui l’ha presa un po’ troppo in parola. Forse si è fatto ingannare dai colori dei cartelli invertiti, in Francia, rispetto che in Italia (le autostrade sono indicate con cartelli blu), o forse aveva davvero fretta di arrivare, fatto sta che ha imboccato direttamente l’autostrada. È stato notato da alcuni automobilisti divertiti ma anche da qualcuno preoccupato che ha chiamato la Gendarmeria. I poliziotti, una volta raggiunto, non hanno potuto fare altro che il loro dovere: fermarlo e portarlo in Gendarmeria. Arrestato? Macché: si sono fatti pure i selfie con lui, in auto, mentre lo accompagnavano. E una volta arrivati si sono visti tutti assieme l’arrivo della Roubaix in una sorta di bar sport improvvisato. A Guardini non è rimasto che farsi venire a prendere chiamando casa che ha chiamato la squadra (quando parti per la Roubaix non pensi di portarti il cellulare e nemmeno i numeri utili). E tutto risolto con tanto di maglia regalata ai gendarmi.
A posto così?
Quasi.
Il bravo corridore, infatti, si è detto piuttosto preoccupato per quanto tempo lo prenderanno in giro per questa singolare avventura.
Ecco la sua spiegazione ufficiale su Facebook:
Iniziano a girare un po’ di foto/video e link…meglio che vi racconti in prima persona come è andata! 😅 Oggi mi sono ritirato, quando sono arrivato all’ammiraglia al secondo rifornimento mi hanno detto di “tagliare e andare all’arrivo”…li ho presi in parola..sarei arrivato 40 minuti prima degli altri se non mi fossi ritrovato in una strada a scorrimento veloce! 🙈🙈🙈 per fortuna la Gendarmerie (polizia francese) mi ha raggiunto, caricato e portato in caserma. Devo ringraziarli veramente di cuore per l’ospitalità, mi hanno pure fatto vedere il finale della corsa 😂…sono stati gentilissimi! Da lì ho potuto contattare mia moglie, che ha contattato la squadra con un giro di telefonate, che è venuta a recuperarmi! …mi prendono ancora per i fondelli, chissà quanto mi toccherà purgare…ma sappiate che non sono stato arrestato! La mia fedina penale è ancora intatta, ci siamo fatti tutti delle grasse risate e posso dire di avere una storia originale da raccontare della mia cariera! 😂😂😂 Buona serata a tutti! #Flash ⚡️
Ps: ringraziamento speciale va al Masseur del Team Mirko che mi è venuto a recuperare 👌🏻👍🏻🔝, doveroso poi lasciare un piccolo regalo ai Gendarmi!
Guardini nam de snelste weg naar Roubaix: de snelweg. #parisroubaix2017 @Vannieuwkerke @rvangucht @josedecauwer pic.twitter.com/bG99kDL907
— Quinten Couckuyt (@quintencouckuyt) April 9, 2017
Tra i tanti commenti il più bello è probabilmente quello scritto dal “collega” Sacha Modolo: ” Con Guardini in tangenziale andiamo a comandare”.
Redazione Cyclinside