8 lug 2018 – Nibali meriterebbe di vincere questo Tour già solo per come ha condotto la prima tappa. Undicesimo all’arrivo è un bel colpo messo a segno che ha dato i suoi frutti sui diretti avversari. Avevo scritto ieri, su Fcebook che le cose non sono come in televisione, che la tappa “facile” è piena di insidie, che volata sarà, ma ci potrebbero anche essere delle sorprese. Nibali non solo l’ha ribadito nell’intervista dicendo che sono strade difficili ma ha anche dimostrato che c’è più che mai, rimanendo dove doveva stare un veterano da classifica: davanti.
Vorrei invece conoscere la misteriosa causa che ha fermato un altro uomo di esperienza come Nairo Quintana a 3400 metri dall’arrivo. Solo una foratura? Avesse pedalato con la gomma sgonfia per altri 400 metri avrebbe potuto usufruire della regola degli ultimi 3 km e vedersi abbonato il suo distacco. Non voglio credere che abbia fatto un errore così, da principiante. Probabilmente la sua bici era veramente bloccata.
È abbastanza incredibile anche vedere uno che ha vinto uno numero enorme di grandi giri andare nel fosso dopo aver fatto a gomitate per le posizioni. Un tempo se un corridore avesse sentito dietro di sé la presenza di un Jalabert o di un Indurain si sarebbe spostato automaticamente e avrebbe fatto passare un campione riconosciuto all’interno del gruppo. Qui si vede chiaramente dal video che Froome deve sgomitare come uno qualsiasi. È solo un cambiamento “sociale” all’interno del gruppo, dove è venuto a mancare il rispetto per uno che ha portato a casa tutti e tre i grandi giri, oppure il favorito anche di questo Tour non è visto così bene dagli altri corridori?
In ogni caso la “tappa facile” si chiude 1 – 0 per Nibali.
Stefano Boggia