In dialetto veneto Adlar significa “aquila” ed il nome che Wilier ha scelto per il nuovo modello di bici gravel ne dichiara immediatamente la natura ardimentosa. La Adlar è una bici nata per osare su ogni terreno e che si presta ad utilizzi molteplici. Una visione ampia del gravel, quella di Wilier Triestina, con un occhio rivolto anche al bikepacking. Dopo il test ride abbiamo scambiato le nostre prime impressioni con Luca Violetto, marketing manager del produttore italiano, con il quale ci confrontiamo in video circa le caratteristiche salienti della Adlar. Dal lato nostro, dopo averla provata a fondo, non possiamo che confermare quanto avevamo immaginato inizialmente a partire dalle caratteristiche dichiarate dalla casa costruttrice, di cui avevamo già parlato qui.
Geometria MTB per superare ogni avversità
La Adlar, grazie ad una geometria ispirata alla mountain bike, è una bici che non si lascia intimorire da alcun ostacolo. Il telaio in carbonio presenta uno sviluppo orizzontale con un reach decisamente pronunciato rispetto ad un telaio gravel tradizionale. Ciò, unitamente all’utilizzo di un attacco manubrio più corto del solito, a parità di taglia del telaio, e ad un angolo forcella più aperto (70°), contribuisce a rendere la bici maneggevole e pronta ad ogni manovra. Da segnalare l’interasse maggiorato tra ruota anteriore e posteriore che rende la bici stabile nel superamento di asperità del fondo particolarmente insidiose, specialmente nei tratti di single track con radici e pietroni più propriamente tipici di un percorso MTB, anche con la bici equipaggiata con borse per il bikepacking.
Anche con sospensione anteriore
Il modello che abbiamo provato era equipaggiato con forcella rigida. Il telaio della Adlar è stato disegnato per alloggiare forcelle con steli lunghi: ciò permette, per chi lo desidera, l’adozione di una forcella ammortizzata con escursione massima di 40mm, senza alterare la geometria complessiva della bicicletta. E sui tratti di percorso più tecnici della Grinduro, immaginiamo che avere a disposizione un sistema di ammortizzazione anteriore sarebbe stato senza dubbio utile. Da ultimo, riteniamo interessante segnalare che lo stelo destro della forcella presenta un foro per il passaggio del cavo per allestimento con eventuale mozzo a dinamo.
Manubrio largo e aperto
Da segnalare, inoltre, il manubrio Ritchey Comp Corralitos disponibile nelle misure 46, 48 e 50cm, tutte caratterizzate da un “rise” di 15mm e un “drop flare” di ben 24°. Misure generose che rendono la presa comoda e sicura sia nella bassa che in quella alta con le leve freno/comando che, a conseguenza del flare pronunciato, risultano particolarmente ruotate verso l’interno manubrio. La abbondante larghezza del manubrio risulta particolarmente utile, oltre che a consentire un fisiologico allargamento della cassa toracica facilitando la respirazione, per manovrare agevolmente la bici nello stretto con un raggio di curvatura decisamente ampio.
Passaggio ruote spazioso come non mai
Per quanto riguarda il passaggio ruote, la Adlar può ospitare sia coperture di tipo gravel di sezione fino a 52mm così come pneumatici MTB 29×2.00” che contribuiscono ad aumentare il comfort in sella, offrendo una naturale ammortizzazione di base, specie se gonfiate alle pressioni di esercizio ottimali in rapporto al peso del ciclista ed al carico posizionato sulla bicicletta. Curiosa la sezione del tubo piantone in prossimità della scatola del movimento centrale, che grazie ad una particolare rastrematura, va a creare una sorta di parafango integrato. Da segnalare che le borse per il bikepacking, sono prodotte in collaborazione con Miss Grape, possono essere acquistate come accessorio assieme al kit con i parafanghi direttamente da Wilier Triestina.
Disponibile soltanto con il monocorona
Sulla nostra Adlar, era montato il nuovo Shimano GRX 12v nella versione 1×12 con corona da 40 denti all’anteriore e cassetta posteriore 11-45, del quale via abbiamo già raccontato. Per la Adlar non sono previsti equipaggiamenti con guarnitura a doppia corona, scelta più che condivisibile in considerazione degli utilizzi più estremi per i quali i progettisti di Wilier Triestina hanno concepito questo nuovo modello di bici gravel. Tutti gli allestimenti disponibili per la Adlar sono visionabili qui.