50 Ultra Disc e Aero Tubeless: il sistema ruota Cadex può vincere ovunque
Cerchio hookless di moderna generazione, raggi in carbonio e mozzi ad alta scorrevolezza per il nuovo set polivalente del marchio di Giant; e c'è anche una copertura tubeless dedicata
Vengono presentate ufficialmente oggi, 15 agosto 2022, ma in realtà sono ruote già portate al successo, grazie a Simon Yates, che con la versione prototipo di queste 50 Ultra Disc ha fatto sua la 14^ tappa del Giro d’Italia 2022. Lo stesso set noi di Cyclinside lo avevamo scovato in anteprima proprio durante la corsa rosa, con il nostro focus sulla bici dello scalatore britannico.
Parliamo delle ultime entrate nella linea ruote di Cadex, il marchio di proprietà di Giant, che oltre alle ruote produce anche selle, manubri e telai da triathlon.
In realtà, più che ruota sarebbe meglio definirle facenti parte di un “sistema ruota”; sì perché questa alto profilo (50 millimetri di altezza del cerchio) esce assieme a un’altra novità ad essa dedicata, la copertura Aero Tubeless.
Le ruote
La ruota si allinea agli standard tecnici più attuali: profilo alto da 50 millimetri, gola “generosa” da 22.4 millimetri e standard tubeless con fianchi “senza uncino” hookless, ma interpreta e completa il tutto con un avanguardistico schema di raggiata con elementi in carbonio, i Super Aero Carbon Spoke, dal profilo aero e dalla massima leggerezza.
Il risultato è un set che prima di tutto cattura l’attenzione door il peso “piuma” rispetto alla altezza del cerchio (1349 grammi la coppia), ma che oltre a questo si posiziona come set capace di eccellere non solo in salita, ma in tutte quelle situazioni di corsa dove serve aerodinamica, stabilità laterale e controllo in ogni situazione.
In pratica la Cadex 50 Ultra Disc è la ruota per tutte le corse, come già conferma l’apprezzamento che di questo set hanno espresso i due “big” della Bike ExChange-Jayco che già da mesi lo stanno usando in versione di prototipo: Michael Matthews e appunto Simon Yates.
Tra l’altro, oltre a cerchio e raggi, anche i mozzi sono tutti nuovi, con gli R3-C40, look e il loro sistema di scorrimento ceramico e sistema di ingaggio trasmissione a bassa frizione (con ratchet) chiamato DLC 40, con sistema di ingaggio a 40 denti.
«Quel che rende una ruota da strada veloce è la capacità di gestire al meglio le varie forze in continua evoluzione che si incontrano nella guida su strada – spiega Jeff Schneider, Global Head of Product di Cadex. In ogni gara i corridori incontrano salite e discese, tratti pianeggianti veloci e curve difficili, dinamiche di gruppo oppure azioni in solitaria. La 50 Ultra Disc è progettata per tenere conto di tutti questi fattori, in particolare la resistenza alle alte velocità».
Le coperture
Alle 50 Ultra Disc è dedicata una copertura tubeless che esce in concomitanza con le ruote (ma queste ultime possono ospitare anche tutta le altre coperture tubeless): lo pneumatico Aero Tubeless eredita l’esperienza maturata con gli pneumatici Cadex di livello premium da strada, all-road e gravel, e punta soprattutto sulla aerodinamica e sulla riduzione della resistenza al rotolamento.
È il frutto di test di fluidodinamica computazionale e di analisi in galleria del vento, che sono pervenuti ad un profilo più alto, una forma ovale con pareti laterali più sottili e sezioni centrali più spesse per formare un’interfaccia più snella e senza soluzione di continuità sia con le 50 Ultra Disc che appunto con tutti gli altri cerchi aerodinamici di tipo hookless.
«Nel progettare il nuovo pneumatico Aero – spiega ancora Schneider – ci siamo chiesti: come si fa a rendere più veloce uno pneumatico da strada? Le mescole premium e il disegno del battistrada possono aumentare l’aderenza in curva, ma abbiamo fatto un ulteriore passo avanti e abbiamo migliorato le prestazioni aerodinamiche complessive osservando non solo la forma del pneumatico, ma anche il modo in cui si accoppia con la ruota per creare l’interfaccia più fluida possibile sia con Cadex WheelSystems che con gli altri principali set di ruote aerodinamiche».
Ex agonista, prima della mountain bike, poi della bicicletta da corsa, tuttora pedalatore incallito, soprattutto su asfalto. Scrive da anni su riviste specializzate e portali on-line. Appassionato di tecnica, tecnologia e nuovi prodotti del mondo "ciclo". E se non bastasse anche con il "pallino" per le biciclette d'epoca.