19 set 2020 – La cronometro del Tour de France è affascinante. Questa di oggi più che mai perché darà la classifica finale della gara. Ecco alcune note sulla prova di oggi.
Cambio bicicletta?
Qualcuno lo farà, altri no. Vale la pena? Per alcuni corridori pensare di avere la bicicletta migliore in assoluto per quel percorso dà una carica morale notevole. Meno convinti sono i preparatori che vedono nel fermarsi un ostacolo che rischia di creare più problemi che vantaggi, sia dal punto di vista muscolare che mentale. Occorre ritrovare la concentrazione, i muscoli che si fermano all’improvviso… insomma, sarebbe meglio fare tutta la corsa con una sola bicicletta perché i vantaggi si rischiano di pagare con gli interessi
Roglic penalizzato dal… body
Ne ha parlato Bert Blocken, il professore dell’Università di Heindoven specializzato in studi sull’aerodinamica e che spesso abbiamo citato nei nostri articoli per alcune teorie molto interessanti sull’aerodinamica, le scie e così via. Primoz Roglic, il leader della classifica generale, partirà, ovviamente, con il body fornito dall’organizzazione. Si tratta di un capo realizzato su misura per il corridore sloveno ovviamente. C’è del personale apposito che si dà da fare per asscondare le esigenze del primo in classifica. Ma il dubbio di Blocken è: il body di Roglic non sarà comunque quello pensato per lui con il fornitore dei materiali del team (con cui lo stesso Blocken collabora). Sì, il professore ovviamente tira l’acqua al suo mulino, ma c’è il rischio che il Tour si possa giocare davvero su spazi minimi di tempo. E tutto conta. Anche le differenze che per noi “umani” fanno sorridere.
Quelle guarniture “pazzesche”
Molti corridori partono nelle gare a cronometro con moltipliche anteriori di grandissima dimensione. Non sarà un’eccezione vedere al via corridori col 58. Ha senso spingere rapporti così lunghi? Sì, perché certo con un 58 non si andranno a cercare gli ultimi pignoni della cassetta posteriore e si può tenere la catena più in linea e quindi farla lavorare in maniera più efficace. Inoltre con rapporti più grandi la catena lavora su angoli meno stretti e quindi si riducono gli attriti.
Impennare?
Qualcuno nella cronometro in salita di un Grande Giro si è anche preso una birra dai tifosi. Trentin ha addirittura impennato. Ovviamente non ha ambizioni di classifica. Ma la foto d’apertura appena arrivata dal Tour de France ci fa sorridere e battere le mani per un corridore italiano che piace sempre tanto.
RC