12 giu 2016 – Non si placano le discussioni sui freni a disco. C’è chi li vuole, chi non ne vuol sapere, chi vuole adeguarsi ai professionisti pure facendo granfondo (dove l’UCI non ha dato limitazioni) e non vuole che nessuno partecipi con biciclette con i nuovi freni alla propria manifestazione. Intanto il mercato va avanti e non potrebbe fare diversamente.
Recentemente abbiamo sbirciato tra i modelli cui l’Unione Ciclistica Internazionale ha dato la sua approvazione – quindi le nuove biciclette che verranno presentate da qui ai prossimi mesi – e le versioni a disco sono davvero parecchie. Marchi più o meno famosi ma, sostanzialmente, non manca nessuno. Segnaliamo cose interessanti in arrivo da Bh, Bianchi, Cannondale, Canyon (ne abbiamo parlato qui), Fuji, Giant, Specialized e così via. Quelli che non abbiamo nominato è perché, in tempi più o meno recenti, hanno già presentato uno o più modelli con freni a disco.
Alcune biciclette verranno presentate in versione esclusivamente a disco, di altre sarà disponibile la doppia tipologia di freno. Alla luce di quanto abbiamo potuto vedere, però, possiamo affermare con certezza che il mercato ha preso la sua direzione, come già ampiamente previsto e non si torna più indietro. D’altra parte è anche un dato di fatto che chi prova per bene il freno a disco si convinca della superiorità – ammettiamo anche di essere pure noi nella stessa direzione all’inizio. Non è solo questione di quantità di battistrada a contatto col terreno, ma proprio di uniformità della frenata che… vale la pena provare prima di essere certi della scelta.
Questo non vuol dire che i freni tradizionali “caliper” siano sul viale del tramonto. Il mercato della bicicletta da corsa è piuttosto diverso rispetto a quello della mountain bike e appare piuttosto logico prevedere un periodo per lo meno di lunga sovrapposizione dei due sistemi. Questo vuol dire pure che non c’è il pericolo, temuto da più qualcuno, di un deprezzamento improvviso delle biciclette senza freno a disco. In effetti non sarebbe neanche logico. Anche perché oltre ai modelli a disco c’è anche in arrivo un discreto numero di biciclette con freni tradizionali.
GR