29 apr 2016 – Annunciando il controllo di diverse biciclette al Giro di Romandia, l’UCI fa il punto della situazione per quanto riguarda le frodi tecnologiche nel ciclismo.
«Abbiamo controllato moltissime biciclette nelle corse più importanti – spiegano direttamente dagli uffici svizzeri – e abbiamo controllato oltre 500 biciclette con il nuovo metodo messo a punto nel 2016».
Il sistema sfrutta un tablet dotato di una custodia in grado di emettere un campo magnetico e, tramite un’applicazione appositamente sviluppata, verificare qualsiasi interferenza sul campo magnetico stesso. Interferenza che verrebbe provocata dalla presenza di motorini elettrici (dotati di magneti) e dalle stesse batterie.
Dall’UCI si dicono convinti della bontà e precisione di questo sistema a seguito anche di diversi test di funzionalità.
Più scettici, invece, a proposito del sistema che utilizza la telecamera termografica (ne avevamo parlato qui) in quanto affermano che questa rivelerebbe la presenza di un motore solo quando questo viene utilizzato e nei brevi momenti successivi (quando resta ancora caldo). Inoltre ci potrebbero essere – sempre secondo gli esperti dell’UCI – delle interferenze termiche dovute al surriscaldamento delle parti meccaniche per attrito e per il surriscaldamento delle gomme.
Per ora, insomma, i controlli restano così.
Redazione Cyclinside