3 ott 2020 – Il Giro d’Italia parte in discesa. Non lo diciamo a dispetto della situazione sanitaria nazionale, che invece pare più all’imbocco di una tappa alpina, ma unicamente per il percorso che porta i corridori della Corsa Rosa da Monreale a Palermo nella prima tappa, inedita e imprevista (si fosse corso a maggio si sarebbe partiti dall’Ungheria, niente Sicilia).
Una cronometro individuale insolita che per certi aspetti fa il verso, almeno nella memoria, alla tappa che Vincenzo Torriani volle nel 1987 per premiare il miglior discesista. Allora vinse Stephen Roche nella semitappa che seguiva il prologo. L’irlandese non temette di buttarsi giù nella discesa del Poggio senza quasi frenare. Una cosa un po’ da matti e sicuramente d’altri tempi: oggi scatenerebbe polemiche e insulti.
L’Eroica, che sarebbe nata dieci anni dopo, quando divenne solo per bici d’epoca stabilì di considerare tali quelle proprio fino al 1987.
Il ciclismo, poi, svoltò in un’altra modernità.
Completamente diversa è l’impostazione della tappa di oggi al Giro d’Italia. La partenza da Monreale prevede un tratto iniziale di salita fino alla Cattedrale, per poi scendere giù, strada veloce da record di velocità. Poi la seconda parte del percorso decisamente più “classica” con rettilinei ampi e curve veloci.
La cronotabella prevede una velocità massima di 55 chilometri orari di media. Molto dipenderà pure dalla condizioni meteo, ma rischiamo di vedere anche una media maggiore:
Altimetria
Planimetria
Cronotabella
Tutte le info: https://cyclinside.it/il-garibaldi-del-giro-ditalia-2020/
RC