24 lug 2019 – Quel diciassette che in italia è il numero della sfortuna, ha portato fortuna a Matteo Trentin, il numero 107 del Tour de France, se non fosse per quello zero.
Ha preso bene le misure il campione europeo: fuga di giornata, di quelle che il gruppo si disinteressa al punto di arrivare con venti minuti al traguardo. Gruppo numeroso che scappa sulle strade infuocate di Francia in una fuga che può permettersi pure un po’ di indecisione che tanto non li rivanno a prendere.
E allora Trentin, che ormai nelle previsioni tattiche ha dimostrato di prenderci, ha pensato bene che in una fuga così uno doveva andarsene via da solo. Sì, è una tappa tosta, da domani i grandi si giocano il Tour definitivamente: o la va o la spacca. E c’è andato lui.
Ha staccato tutti in salita (chi ha detto che non ne aveva più quando ha vinto Simon Yates?) ha raccontato di aver fatto una fatica bestiale ma certo: è una tappa del Tour, mica la kermesse del paese. E si è presentato a Gap a braccia alzate. Ha avuto il tempo di chiudere la maglia e mostrare il suo bel colorre, lui che c’è l’ha speciale come nessuno altro in gruppo e pure la bicicletta gliel’hanno dipinta di un bell’azzurro per celebrarlo.
Ci era andato vicino, stavolta l’ha presa. Una vittoria al Tour de France ci voleva proprio. A Gap ci piace pure di più, nome storico del Tour de France, nell’ultima settimana di corsa, quella in cui vengono fuori i campioni. Che se lo chiamate così, Matteo Trentin, si fa una risata.
Ma i suoi numeri parlano da campione. Anche la maglia che indossa. Questa vittoria poi…
Redazione Cyclinside