15 feb 2019 – Premessa obbligatoria: nell’articolo (e nel video) che stiamo per presentarvi si parla di miglioramenti che possono avere senso ad altissimi livelli. Per lo meno partiamo da qui: poi i vantaggi possono esserci per tutti, ma chiaramente pochi secondi di risparmio grazie a una migliore efficienza aerodinamica possono essere fondamentali in ambito agonistico (tanto più a livello professionale, dove può bastare un centesimo di secondo a fare la differenza), ma ininfluenti in altri ambiti.
Tuttavia certi principi tornano utili quando si considera la bicicletta come una somma di caratteristiche che possono contribuire, tutte insieme, a fare una differenza anche importante.
L’aerodinamica è uno dei punti di confronto delle biciclette moderne. Le proposte, lo abbiamo visto spesso nei nostri articoli, non mancano e spesso le soluzioni tendono ad assomigliarsi. Una logica c’è: se una soluzione è efficiente è probabile che diversi produttori arrivino a conclusioni analoghe partendo da materiali che hanno caratteristiche simili.
Si può migliorare ancora?
Una risposta possiamo trovarla in questo video. È realizzato da EuroCompositi e mostra come si comporta l’aria rispetto a dei solidi. Un video da guardare fino all’ultimo perché mette in evidenza proprio come le “fossette” presenti sulla superficie dell’ultimo oggetto, rendano la resa aerodinamica molto maggiore.
Saremo destinati a vedere telai diversi in un prossimo futuro?
Redazione Cyclinside
Un concetto interessante anche se non nuovo… Se non sbaglio Zipp qualche anno fa propose la superficie dei cerchi tipo “pallina da golf” motivando quella scelta tecnica proprio per ragioni di aerodinamica e anche nell’abbigliamento tecnico si è visto che superfici non perfettamente lisce favorirebbe il deflusso dell’aria.
Certo, l’idea di non uniformità delle superfici = migliore penetrazione, va contro logiche assodate, ma se è così (anche se ristretto ad un range di velocità riservato a pochi…), ben venga!