27 gen 2021 – Il ciclismo “migliora” nella classifica dei casi sospetti di doping. Dal 2019 al 2020 è passato dalla 5a all’8a posizione. Un miglioramento numerico che però – lo dice anche il Movimento per un Ciclismo Credibile, che ha diffuso il dato – va valutato in base alla situazione completamente anomala dello scorso anno, quando la pandemia ha influito negativamente anche sui controlli antidoping. Ne avevamo parlato qui.
Il report di MPCC
La pandemia e i suoi effetti negativi sull’organizzazione dei controlli antidoping quest’anno rendono più complessa l’interpretazione del nostro barometro della credibilità, che presentiamo per il 7° anno consecutivo.
L‘Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e molte federazioni internazionali hanno confessato di non aver potuto effettuare tanti controlli antidoping come negli anni precedenti, soprattutto per quanto riguarda i test “fuori competizione“. Poiché un gran numero di eventi sono stati cancellati o rinviati (come le Olimpiadi di Tokyo), il numero di test “in-competition” è logicamente diminuito. Pertanto, non è sorprendente notare un calo significativo del numero di casi rivelati pubblicamente nel 2020 rispetto agli anni precedenti: è sceso del 18,6% rispetto all’anno scorso e di quasi il 30% rispetto al 2018 (tutti gli sport combinati).
Tanti casi nell’atletica
In tali circostanze, i 113 casi rivelati nell’atletica leggera sono una sorpresa, poiché questo è il maggior numero di casi di doping mai registrato per questo sport secondo il nostro barometro. Inversamente, solo 19 casi sono stati sanzionati nel baseball nel 2020, rispetto a un numero di casi compreso tra 60 e 108 in altri anni recenti per lo sport statunitense. Tuttavia, a causa della pandemia, solo 60 delle 162 partite MLB programmate hanno avuto luogo, il che potrebbe essere la spiegazione principale.
USA in cima alla lista
Ciononostante, gli Stati Uniti rimangono ancora in cima alla nostra classifica (per il 5° anno consecutivo), davanti alla Russia, il cui bando da tutti i grandi eventi per i prossimi due anni è stato confermato dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) a dicembre. In Europa, l’Italia e il Regno Unito rimangono i due paesi più colpiti da casi di doping per l’anno 2020.
In generale, in gran parte a causa della pandemia globale, gli sport che di solito sono i più colpiti dal doping hanno visto meno casi nel 2020. Questo è particolarmente vero per il ciclismo, che ha vissuto un anno brutale nel 2019, con un record di 32 casi rivelati (più del doppio dell’anno precedente).
Nel 2020, 18 procedure sono state aperte nel ciclismo per atleti di alto livello (tutte le discipline e i generi combinati). Anche se questo è molto meno della stagione precedente, il numero rimane significativo nel contesto di una stagione accorciata di diversi mesi e con un numero significativamente inferiore di test.
Concludiamo questo rapporto 2020 con un dato incoraggiante: tra i casi sospetti di doping, solo 3 corridori (uomini) appartengono a worldteam o proteam (erano 8 l’anno scorso). Dalla creazione del WorldTour, 15 anni fa, questo numero non è mai stato così basso.
Ulteriori informazioni: https://www.mpcc.fr/
RC