Nel dopo tappa si parla dell’azione di Hindley e Kelderman sull’ultima salita, che rappresentano l’anti-ciclismo come giustamente ha sottolineato anche Garzelli nel dopo tappa. Non voglio nemmeno commentare, penso che ciò che hanno fatto i corridori della Sunweb sia un’eresia.
Invece penso che l’intera telecronaca di giornata non abbia dato il giusto valore ad Almeida. Addirittura la cronaca è terminata dicendo che la tappa è stata quasi noiosa e priva di quegli scossoni di classifica che ci aspettavamo. Gli scossoni non ci sono stati perché Almeida va fortissimo ed è supportato alla grande dalla squadra. Forse in studio non se ne sono accorti ma il gruppo maglia rosa era composto da soli 11 corridori, ed era seguito dalle ammiraglie, segno che questi 11, che in condizioni normali non sarebbero da definire “gruppo” bensì fuga, avevano fatto il vuoto dietro.
Per rimanere in 11 vuol dire che anche i migliori erano sotto sforzo. Non è facile per nessuno staccare una novantina di corridori top. Il fatto è che davanti c’era sempre Almeida prima con due compagni di squadra, poi con Masnada che l’ha portato fino agli ultimissimi km, e se l’attacco è mancato è dovuto anche a questo: il ritmo era alto, veramente alto, altrimenti non avrebbero dato 5 minuti a tutti gli altri dietro. Attaccare in queste condizioni è difficile, ancor di più su di una salita come quella di Madonna di Campiglio, con pendenze certamente non proibitive.
Insomma oggi non è mancata la bagarre per la classifica. È stato Almeida, supportato da una super squadra, a segnare un ulteriore punto a suo favore ed a dimostrare che ha ampie possibilità di portare fino in fondo questa maglia rosa.
Stefano Boggia (https://www.daccordicycles.com/it/)