2 set 2020 – Shortfit, in casa Selle San Marco, rappresenta la tipologia di modelli di selle più corte del normale cui ormai ci siamo abituati per averle viste tante volte nelle scelte dei corridori (a volte anche al di là delle sponsorizzazioni). La sella più corta lascia maggiore margine di regolazione alla posizione (almeno per i corridori che devono sottostare ai regolamenti UCI) soprattutto per chi cerca una posizione più avanzata, come nelle cronometro o nel triathlon. Ovviamente una sella di questo tipo è mediamente più leggera rispetto a una pari livello più lunga e spesso ci si trova meglio perché facilità la posizione.
Quella che ci è giunta in prova da Selle San Marco è la versione Racing che si può considerare “media” della gamma e vanta anche un prezzo molto concorrenziale.
Come è fatta
La sella è composta da un telaio metallico on un’alta percentuale di silicio, combinato con particelle di titanio e carbonio. In casa San Marco lo chiamano Stealth Xslite. Ha il vantaggio di una grande resistenza e di non subire le influenze da sbalzi di temperatura o avere sensibilità alle condizioni meteorologiche. Lo scafo è realizzato in Nylon rinforzato con fibra di carbonio per aumentarne la rigidità ma senza influire sul peso totale.
La copertura della sella in materiale sintetico traspirante e con grande resistenza abrasiva. L’imbottitura è stata disposta biodinamicamente per seguire il movimento della pedalata, garantisce un’ottima resistenza nel tempo e la struttura a cellule chiuse assicura la repellenza totale all’acqua: la sella si bagna ma si asciuga con rapidità.
La nostra prova
Il montaggio della sella è facile, il telaio ha i tubi lavorati nella zona di contatto con il reggisella così da non rischiare di spostarsi nemmeno sotto sollecitazioni importanti (e comunque rispettando le coppie di serraggio indicate dal costruttore del reggisella). È molto importante, in questa fase, fare attenzione a che il serraggio avvenga entro i limiti della zona zigrinata del telaio. Oltre si andrebbe a sollecitare la sella in maniera anomala rischiando di provocarne la rottura (non riconosciuta in garanzia, ovviamente). C’è da dire che uno spostamento eccessivo in questo senso denoterebbe, evidentemente, un problema di misura della bicicletta. Ma meglio saperlo subito.
La misura superwide di questa sella – 155 millimetri di larghezza – corrisponde ovviamente alle misure indicate dal sistema IdMarch cui anche Selle San Marco fa riferimento (nel riferimento IdMatch è indicata come L3). La forma della sella è indicata come “waved”, cioè ondulata, caratteristiche che spesso abbiamo visto comparire con Selle San Marco e che aiuta nel tenere la posizione. È importante, però, fare attenzione alla posizione della sella rispetto all’orizzontale per non rischiare di trovarsi con la punta troppo in su.
Dopo le dovute regolazioni la posizione è risultata comoda e confortevole anche dopo qualche ora di prova. In particolare si apprezza la sella corta quando ci si abbassa in posiziona più aerodinamica. La sella corta nasce anche per questa esigenza. Il foro ampio nella parte centrale è un bello scarico per la zona prostatica e la comodità è percepibile. Anche la parte anteriore più larga è risultata in grado di distribuire bene il peso: nel corso delle nostre prove non abbiamo riscontrato alcun intorpidimento.
Conclusioni
Nelle considerazioni finali di questo progetto occorre necessariamente tenere conto dei numeri: 180 grammi denotano una sella di buona leggerezza (ovviamente sul mercato si può trovare di meglio (nella versione superleggera la Shortfit lima quasi 60 grammi), ma il prezzo, in questo caso di 149,00 euro la mette tra le selle ottimali per chi voglia pedalare nel modo migliore senza fissarsi troppo sui pesi. Soprattutto l’affidabilità è importante e la costruzione denota molta attenzione. Per robustezza e caratteristiche la sella di questa tipologia mantiene inalterate nel tempo le sue caratteristiche senza sorprese di deformazioni inopportune.
Ulteriori informazioni: https://sellesanmarco.it
Redazione Cyclinside