6 ago 2019 – Una bici moderna, nell’estetica e nei contenuti. Ecco la Viator di Daccordi che vi presentiamo dopo averci pedalato un bel po’.
Dal punto di vista estetico questa bicicletta offre una linea aerodinamica caratterizzata da un carro posteriore compatto pur mantenendo un certo grado di inclinazione del tubo orizzontale, con l’uso di una forcella dritta e generosa nelle proporzioni. Nei contenuti perché oltre ad avere i freni a disco è espressamente pensata per le strade odierne, non propriamente lisce come un tappeto, partendo dalla possibilità di montare pneumatici fino a 28 millimetri di larghezza.
L’idea iniziale osservando la bici è di rigidità e vocazione alla competizione. In realtà c’è tanto comfort nel pedalarci sopra, e questo non è ottenuto solamente dalle gomme più larghe, ma da precisi studi che sono alla base di questo telaio che vorrebbe strizzare anche l’occhio alle strade bianche, pur rimanendo una bici da corsa e non una gravel.
Il telaio
Daccordi rimane principalmente un telaista, e quindi partiamo nell’analizzare questa bici dal suo cuore: il telaio. La linea generale trasmette aggressività, come da tradizione della casa. Ma un punto cruciale per Daccordi è quello di mantenere in ogni sua bici uno standard di comfort elevato, e per ottenere questo troviamo in questa bici un carro posteriore leggermente più lungo, sui 425 millimetri, leggermente variabile in base alle dimensioni del telaio. La parte cruciale però la gioca la struttura delle fibre di carbonio disposte in modo da assorbire il più possibile le vibrazioni. Lo scatto e la rigidità sono date dalla compattezza del carro posteriore.
Foderi posteriori e steli forcella permettono di ospitare pneumatici generosi. È consigliato un massimo di 28 millimetri, ma possiamo notare che con alcuni marchi di pneumatici – che non sono mai perfettamente uguali nelle misure – possiamo anche montare dei 30 mm. Sicuramente un grip maggiore per assecondare i freni a disco in frenata.
Componenti a scelta del cliente
Come già detto Daccordi è principalmente produttore di telai, mentre il montaggio della bici è à-la-carte, ovvero a scelta del cliente. I telai sono sempre personalizzati nelle misure, nel colore e nel montaggio. In questo caso abbiamo una bici equipaggiata Campagnolo Potenza. Componentistica Italiana su telaio Italiano. La personalizzazione estrema è ciò che rende questa bici veramente differente dalle altre.
Se esteticamente possa sembrare semplicemente assecondare i canoni moderni, su strada le sensazioni colpiscono veramente. Abbiamo scoperto una bici molto equilibrata con un perfetto mix tra comfort, rigidità e reattività.
Una sensazione di grande performance e scorrevolezza in pianura, mentre su vallonato risponde molto bene ai continui cambi di posizione in sella, anche affaticando molto poco il ciclista che vuole affrontare una lunga distanza con dislivello importante, vista la prontezza nel seguire la pedalata. Ma soprattutto il telaio assorbe le sconnessioni del manto stradale con incredibile facilità.
Manubrio e attacco sono Deda Elementi, i componenti preferiti dall’azienda, anche se come già detto l’utilizzatore finale può scegliere la componentistica che preferisce in fase di montaggio. La geometria di questo telaio è in linea generale piuttosto compatta e con un reach piuttosto corto. Questa bici è equipaggiata con un attacco manubrio da 120 millimetri che ne aumenta l’estetica racing nel complesso.
Impressioni di guida
Lo sterzo in discesa dà subito l’impressione di essere leggero e preciso ma allo stesso tempo regala una stabilità eccellente una volta impostata la curva, probabilmente aiutato dalla forcella di dimensioni molto generose, ma fiore all’occhiello di questo telaio visto il suo peso contenutissimo, dichiarato a soli 370 grammi, veramente pochi per una disc brake.
Si tratta di una bici esclusiva e unica, personalizzabile, che offre davvero qualcosa di diverso rispetto alla stragrande maggioranza di prodotti che il consumatore può trovare oggi sul mercato. In questo caso un marchio storico come Daccordi, ricordiamo fondata nel 1937, sposa un’estetica attuale mantenendo i valori specifici di una bici artigianale di prestigio che sono guidabilità, confort, robustezza ed esclusività.
Galleria fotografica
Ulteriori informazioni: https://www.daccordicycles.com/it/
Redazione Cyclinside