Rider s800 è un gps di casa Bryton che non ha nulla da invidiare ai ciclocomputer top di gamma proposti da altri marchi. Un dispositivo orientato alla performance e alle prestazioni dal punto di vista del software, ma che grazie al suo grande e luminoso schermo, alla batteria con 36 ore di durata e un case robusto e leggero, diventa potenzialmente adatto ai percorsi off road e al cicloturismo sportivo.
Pedalo quasi esclusivamente in gravel bike e prima di ogni uscita creo una traccia che poi seguo con il mio dispositivo. Avevo già provato vari gps “prestazionali” ma alla fine sono sempre tornato a dispositivi pensati principalemnte per la navigazione.
Ero quindi curioso di capire se questa intuizione, riguardo al Bryton Rider S800, poteva essere confermata o meno. Così grazie a Ciclo Promo Components, che ci ha messo a disposizione un dispositivo e ai loro consigli, sono riuscito a metterlo alla prova.
Il Bryton Rider s800 in breve
Il Bryton Rider s800 è veramente un bel ciclocomputer. Leggero e sottile si inserisce molto bene nel manubrio di ogni tipo di bicicletta.
Lo schermo da 3,4” con tecnologia MIP (Memory in Pixel), offre sempre un’ottima leggibilità e un alto contrasto.
Grazie all’adozione di una nuova batteria e l’ottimizzazione dei consumi, l’autonomia di navigazione è stata portata a 36 ore dichiarate.
Una volta aperta la confezione del Bryton Rider s800 al suo interno, oltre al dispositivo, si trovano una cover in silicone, pellicola protettiva, staffa da manubrio in alluminio e un secondo attacco con elastici. Se si desidera utilizzare il proprio attacco Garmin, Bryton mette a disposizione un adattatore acquistabile separatamente.
Per maggiori dettagli tecnici su questo dispositivo vi invitiamo a leggere questo articolo.
Come abbiamo configurato il Bryton Rider s800 per il gravel e il cicloturismo
Ci sembrava riduttivo relegare un dispositivo gps con queste caratteristiche hardware al solo utilizzo strada. Abbiamo quindi cercato di configurarlo per delle uscite gravel/cicloturismo disattivando, oppure evitando di utilizzare alcune funzionalità in favore di altre più interessanti per chi viaggia in bicicletta o pedala senza ambizioni agonistiche.
Per fare questa prova abbiamo acquistato un adattatore Bryton per supporti Garmin, in modo da poter utilizzare quello già presente sulla bicicletta e che fa anche da supporto all’immancabile luce anteriore. Il costo è di circa 12 euro ed è facilmente sostituibile semplicemente rimuovendo l’attacco originale fissato con 4 piccole viti sul dispositivo. Questo sistema permette anche di cambiare velocemente l’attacco in caso di rottura di una o entrambe le alette che bloccano il dispositivo alla staffa.
Prima di iniziare i nostri test, abbiamo scaricato l’app Bryton Active e collegato lo smartphone al dispositivo gps. La procedura è semplice e possiamo così attivare alcune importanti funzionalità come il collegamento con il proprio account Kommot, che ci permette di scaricare qualsiasi traccia abbiamo creato da computer e anche il live tracking. Con quest’ultima opzione possiamo condividere la posizione con i nostri cari mentre stiamo pedalando, un’ulteriore importante misura di sicurezza.
L’altra funzione che ho accuratamente personalizzato, sono state le schermate di visualizzazione dati del dispositivo. Di norma, salvo particolari esigenze, chi pedala per puro piacere non necessita di dati relativi alle prestazioni ma piuttosto di informazioni che permettano di sapere a quale punto della traccia e della sua fatica ci troviamo.
Abbiamo quindi configurato tre schermate nel seguente modo:.
Schermata 1
Mappa
Guadagno altimetrico (Dislivello positivo)
Distanza percorsa
Schermata 2
Distanza percorsa
Tempo trascorso
Guadagno altimetrico (Dislivello positivo)
Velocità media
Altitudine
Ora
Schermata 3
Pendenza
Temperatura
Ora tramonto
Direzione
Velocità
Abbiamo poi disattivato la pausa automatica impostata sui 5 km/h che a volte si attivava anche in salita e che impediva di interagire con lo schermo touch.
La prova sul campo del Bryton Rider s800
Prima di trovare la giusta configurazione e il feeling con questo dispositivo, abbiamo fatto alcune uscite. Come per qualsiasi dispositivo elettronico (computer, smartphone, ecc.) passare da un software ad un altro non è sempre intuitivo, basta però cambiare approccio mentale e utilizzare il Bryton Rider s800 diventa un gioco da ragazzi.
Abbiamo deciso di testare definitivamente il dispositivo su una traccia sui Colli Berici di 50 km circa e 600 d+ per capire quali funzionalità potevano essere interessanti.
Una delle preoccupazioni più grandi quando ho pensato di utilizzare il Bryton Rider s800 come navigatore gps per il gravel, era la cartografia. Bryton usa la cartografia OpenStreetMap che aggiorna di continuo e che si può scaricare dal sito Bryton.
Essendo abituato ad installare nei miei dispositivi le mappe Open Mtb, temevo che la cartografia proposta da Bryton fosse limitata e non sufficientemente dettagliata. Per valutare l’attendibilità di queste mappe, ho quindi fatto alcune uscite confrontando il Bryton Rider s800 con il dispositivo che utilizzo abitualmente e sul quale ho installato le mappe Open Mtb. Ho potuto così constatare che le differenze erano praticamente inesistenti.
La ricerca vocale del Bryton Rider s800, si basa sui dati forniti da Google e può tornare veramente utile nel caso si avesse la necessità di trovare un un alloggio, un ristorante, un’officina o semplicemente un punto di interesse quando siamo in giro con la nostra bicicletta.
In un’occasione, essendosi fatto tardi, ad un certo punto del percorso abbiamo attivato la funzione ritorna che abbiamo trovata veramente comoda e funzionale.
Conclusioni finali
A parte le prime difficoltà date dall’abitudine ad utilizzare da anni sempre lo stesso dispositivo, dopo solo un apio di uscite “navigare” con il Bryton Rider s800 è risultato semplice e intuitivo.
Un dispositivo con uno schermo di queste dimensioni è decisamente pratico per chi ha necessità, con un solo colpo d’occhio, di capire se svoltare a destra o sinistra magari lungo una difficile discesa off road. Inoltre la lunga durata della batteria fa quasi dimenticare di doverlo ogni tanto ricaricare prima di uscire, ma nel caso capitasse è decisamente comodo poterlo collegare ad un power bank mentre lo si utilizza.
Intuitiva anche la personalizzazione delle schermate che permette di visualizzare solo i dati che veramente ci interessano, nascondendo quelli meno rilevanti o inserendoli tutti in una sola schermata, per poterli consultare solo all’occorrenza.
E poi il prezzo, decisamente interessante per un ciclocomputer con queste caratteristiche. Il prezzo di listino del Bryton Rider s800 è infatti fissato a 399,95 euro, decisamente inferiore a quello dei diretti concorrenti, ma spesso si può trovare online a costi inferiori.
Insomma un ciclocomputer decisamente polivalente, pensato per le prestazioni ma che si presta benissimo ai lunghi giri in bikepacking e alle uscite off road, dove l’obiettivo è scoprire luoghi nuovi e vivere una bella avventura.
Ulteriori informazioni: https://www.brytonsport.com/ e https://www.ciclopromo.com/